13 Ottobre 2018

Picchetto dei Si Cobas davanti ad azienda tessile di Montemurlo. I lavoratori: “Buste paga in ritardo e con ferie mai godute” VIDEO


Lavoratori in sciopero davanti al magazzino DS in via dell’Artigianato a Montemurlo: si chiedono buste paga puntuali sia nei tempi che nelle voci, rispetto alle ore di lavoro effettivamente svolte. Il picchetto organizzato dai Si Cobas ha coinvolto tre persone delle 16 complessivamente impiegate all’interno dell’azienda di ritaglio tessuti gestita da un cittadino di nazionalità cinese. Chi questa mattina ha incrociato le braccia per protesta lo aveva già fatto a luglio, per chiedere condizioni di lavoro dignitose a fronte – raccontano i lavoratori – di turni di 12 ore al giorno 7 giorni su 7, seppur in presenza di un contratto da 40 ore settimanali. Lo sciopero di luglio ha portato alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro, ma i manifestanti lamentano ad oggi continui ritardi nel pagamento e buste paga ritoccate al ribasso con inserimento di giorni di ferie mai goduti. Ashrak Muhammad Adeel è uno dei tre lavoratori in sciopero ed è arrivato dal Pakistan tre anni fa. Da due anni è a Prato e da un anno lavora nel magazzino di via dell’Artigianato. Racconta di aver lavorato i primi due mesi senza contratto e di aver poi ottenuto un contratto full time, lavorando, però, tutti i giorni senza il giorno di riposo. Muhammad dice anche che hanno scioperato solo in tre perché gli altri colleghi (per lo più cittadini di nazionalità cinese) o hanno timore a protestare o “hanno buoni rapporti con i datori”; in ogni caso le difficoltà di comunicazione sono grandi e sia i cinesi che i pakistani conoscono poco la lingua italiana, come dimostra l’intervista allo stesso Muhammad:

Presenti al picchetto, a fronte di tre lavoratori manifestanti, un nutrito gruppo di persone che, spiega Luca Toscano dei Si Cobas sono “lavoratori di altre aziende tessili, soprattutto di Prato, che si trovano in condizioni analoghe e che vogliono portare la loro solidarietà a chi protesta questa mattina”:

L’avvocato Micaela Venturi, che rappresenta i titolari dell’azienda, afferma che le buste paga sono regolari e rispettose sia delle ore che delle mansioni svolte; per quanto riguarda le buone uscite proposte ai tre lavoratori che hanno manifestato, l’avvocato Venturi spiega che “l’azienda sta valutando le strade migliori per uscire da una situazione di stallo” e che “si sono portati avanti tutti i tentativi di trattativa possibili, ma i lavoratori hanno voluto proseguire con le loro richieste infondate”. Il picchetto si è sciolto spontaneamente a metà mattina dopo l’arrivo della comunicazione che Prefettura si è resa disponibile ad incontrare i Si Cobas lunedì.

 

Lucrezia Sandri

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