22 Gennaio 2025

Esplosione deposito Eni Calenzano, entro metà febbraio i risultati delle perizie

Restano ancora in coma farmacologico, intubati e in pericolo di vita i due feriti


Sono ancora in coma farmacologico e in pericolo di vita i due feriti in seguito all’esplosione del deposito Eni a Calenzano dello scorso 9 dicembre, in cui hanno perso la vita cinque persone. Ventotto i feriti non gravi complessivamente: dieci di loro hanno subito lesioni all’interno del sito, dove erano presenti come dipendenti diretti di Eni o di imprese che stavano svolgendo attività per conto di Eni. Per quanto riguarda i due feriti gravi, i sanitari stanno procedendo alle manovre finalizzate al loro graduale risveglio.

Intanto, proseguono le indagini coordinate dalla procura di Prato. La custodia e la vigilanza del deposito Eni viene assicurata dai vigili del fuoco fino al 30 gennaio, data individuata per l’ultimo sopralluogo che consentirà ai tecnici nominati di concludere le perizie per individuare le cause del disastro. Perizie i cui risultati sono attesi per metà febbraio. E’ la procura stessa a informare che “sono stati e verranno effettuati perquisizioni, ispezioni e sequestri per consentire di individuare eventuali posizioni di garanzia e responsabilità”.