30 Gennaio 2025

Calenzano: salta ultimo sopralluogo, “superato” con foto aeree

Entro la metà di febbraio è previsto il deposito della relazione dei consulenti per rispondere ai quesiti posti dagli inquirenti


L’ultimo sopralluogo dei consulenti della procura al deposito Eni di Calenzano, annunciato per oggi dagli stessi inquirenti che indagano sull’esplosione che lo scorso 9 dicembre ha causato 5 morti, non si è svolto. La visita, che era stata programmata per raccogliere gli ultimi elementi sul campo, è stata infatti superata, secondo quanto appreso, da una serie di immagini aeree del sito di stoccaggio dei carburanti, sotto sequestro dal giorno dell’esplosione. Le immagini aeree sono state acquisite e sono agli atti dell’indagine.

Proprio questo pomeriggio si è svolto un vertice fra i magistrati pratesi guidati dal procuratore Luca Tescaroli e i 6 consulenti, che entro la metà di febbraio dovranno redigere una relazione per rispondere ai quesiti posti dagli inquirenti, attinenti alle cause del rogo e al rispetto delle misure di sicurezza. Uno dei nodi da sciogliere è legato ai lavori di manutenzione eseguiti in appalto per Eni dalla ditta Sergem sulle pensiline di carico, nello stesso momento in cui le autocisterne stavano facendo rifornimento di carburante. Nelle immagini già acquisite dagli inquirenti si vedono i due operai della Sergem in tuta bianca su un carrello elevatore in movimento fra le pensiline di carico. Alle loro spalle si propaga una copiosa fuoriuscita di liquido e vapori di carburante, pochi secondi prima della terribile esplosione costata la vita a loro e a 3 autotrasportatori.
L’inchiesta è aperta per omicidio colposo plurimo, disastro e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.