Era una delle voci più autorevoli e apprezzate della cultura e del mondo ecclesiale di Prato: a 83 anni è morto Claudio Caponi. Ha lavorato a lungo in Confartigianato, dove ha ricoperto l’incarico di segretario regionale, ma soprattutto è ricordato per il suo appassionato lavoro di ricerca storica in ambito locale. Penna acuta e prolifica, ha dato vita a numerose pubblicazioni di carattere storico ed era esperto in particolare del movimento cattolico a Prato. Il suo libro, «Il tempo di don Milton Nesi. Cinquant’anni di cronache religiose, sociali e politiche a Prato (1912-1964)» è un testo di riferimento per capire la storia e i cambiamenti della nostra città nel Novecento. Ha scritto numerosi saggi sulle vicende politiche pratesi e del suo territorio, dall’unità d’Italia fino ai nostri giorni. La sua bibliografia sarebbe troppo lunga per poterla ricordare per intero. Tra i suoi scritti più importanti possiamo citare il capitolo «Chiesa e società civile a Prato dal 1943 al 1962», inserito nel quarto volume della fondamentale collana «Prato storia di una città» diretta da Fernand Braudel. Questo amore per la storia locale, era laureato in scienze politiche e si definiva «storico non professionale», lo ha portato a essere presidente della Società Pratese di Storia Patria.
Di lui si ricorda l’impegno costante e sempre lucido all’interno della comunità ecclesiale. Per anni è stato uno dei membri più autorevoli del Consiglio pastorale diocesano, ha prestato servizio nella Pastorale del lavoro fin dai tempi di monsignor Pietro Fiordelli e nell’ambito della cultura è stato presidente del Centro Culturale Cattolico e tra i fondatori della rivista Crocevia. Importante il suo contributo nel Sinodo diocesano del 1989, una delle tappe salienti del cammino della Chiesa pratese. Abitava in centro storico ed era parrocchiano, attivo, di Santa Maria delle Carceri. Fin da giovanissimo era iscritto all’Azione Cattolica. Ha ricoperto l’incarico di presidente provinciale delle Acli.
Era esponente della sinistra Democristiana, anche se non ha mai ricoperto incarichi di tipo politico.
Nel 2021 era morta l’amata moglie Daniela, questa perdita lo aveva colpito molto e negli ultimi tempi aveva deciso di cessare impegni e pubblicazioni. Lascia i figli Marianna e Matteo, ai quali vanno le condoglianze della redazione di Tv Prato e di Toscana Oggi (giornale con il quale ha collaborato a lungo).
La salma è esposta da questo pomeriggio alle cappelle del commiato della Misericordia, il funerale sarà celebrato domani, giovedì 20 febbraio, alle ore 15 nella basilica di Santa Maria delle Carceri.
Sulla morte di Claudio Caponi cordoglio è stato espresso dal vescovo Giovanni Nerbini a nome della comunità diocesana di Prato. «A livello ecclesiale Claudio Caponi ha messo a disposizione le sue competenze ricoprendo vari incarichi nella nostra Chiesa e nella sua comunità parrocchiale. La sua testimonianza e il suo impegno, così come la sua passione per la nostra Chiesa, ci spingono nel rivolgere al Signore la preghiera della gratitudine e del suffragio, mentre ci stringiamo ai suoi familiari in questo momento di distacco e di dolore».