10 Maggio 2019

La vita speciale degli ipovedenti raccontata da 62 foto e testimonianze


“Questo volume, con le sue storie belle e le sue emozionanti immagini fotografiche, è un omaggio a chi riesce a trasformare la propria debolezza in un punto di forza, a chi nella vita gioca al rilancio. C’è un messaggio positivo e pieno di energia che non riguarda soltanto gli ipovedenti ma parla a ciascuno”. E’ questa la dedica che l’attrice Pamela Villoresi, fresca di nomina a direttore artistico del Teatro Biondo Stabile di Palermo, ha scritto per il volume L’ombra della luce, che verrà presentato sabato 11 maggio alle 17 in Palazzo comunale. Foto e testi costituiscono un vero e proprio inno alla vita. La pubblicazione, che raccoglie sessantadue fotografie di Fabrizio Tempesti e una serie di coraggiose testimonianze, diventa in pratica il racconto inatteso di un mondo abitato con un’umanità piena e speciale da persone ipovedenti oppure non vedenti. Le immagini sono accompagnate dagli interventi di Pamela Villoresi, Dunia Sardi, Stefania Scali (presidente dell’Unione italiana Ciechi di Prato) e Mariagrazia Ciambellotti, assessore del Comune di Prato.
 Il volume, realizzato a favore dell’Unione Italiana Ciechi con il patrocinio del Comune di Prato, vede il contributo di Consiag, del Rotary club Prato Filippo Lippi, del Lions club Castello dell’Imperatore, di Conad, del Centro Sociologico di Prato e di CSC Automazione. Le immagini contribuiscono a formare un eccezionale affresco di quotidianità. “Fabrizio Tempesti, fotografo per passione, ci ha seguiti nelle nostre varie attività, cogliendo con la sua sensibilità momenti della vita di tutti i giorni: in famiglia, nel lavoro, nello sport, nel tempo libero. Dalla sua attenta osservazione, è nata prima una mostra sulla normalità nelle difficoltà e adesso questo volume”, spiega Stefania Scali. Piene di ricchezza le storie, raccontate attraverso una serie di dialoghi, che corredano le foto: il legame che unisce Francesca e Massimiliano, la famiglia speciale di Laura e Stefano, le difficoltà trasformate in normalità da Anna e Stefania.