L’inchiesta della commissione parlamentare antimafia a Prato: “Criminalità organizzata cinese desta seria preoccupazione”
Oggi la visita dei commissari e le audizioni delle forze dell'ordine e del procuratore Tescaroli in prefettura
Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie in visita, per la prima volta, a Prato. Oggi in prefettura erano presenti quattro componenti dell’organo bicamerale: oltre a Pittalis, deputato di Forza Italia, anche la senatrice Pd Enza Rando, Francesco Michelotti di Fratelli d’Italia e Francesca Piccolotti di Avs. Le audizioni sono state divise in due parti: la mattina sono stati ascoltati prefetto e comandanti delle forze dell’ordine, il pomeriggio, in un’audizione secretata in ragione di alcune inchieste specifiche sul tema, il procuratore Luca Tescaroli.
Esistenza conclamata di una mafia cinese e volontà di discutere un intervento di legge che aumenti le garanzie per le vittime di sfruttamento lavorativo, che dovrebbero avere gli stessi incentivi alla denuncia dei collaboratori di giustizia per la mafia di nazionalità italiana, i tratti comuni degli interventi dei componenti della commissione antimafia, che nelle prossime settimane ascolteranno a Roma gli organi che si occupano di antimafia a livello distrettuale.
“C’è necessità di implementare a Prato l’organico della magistratura perché il fenomeno della mafia straniera cinese è un fenomeno che desta seria preoccupazione per la pericolosità, per la sicurezza dei cittadini e perché altera la libera concorrenza nel mercato”, ha detto il presidente del Comitato sulle mafie straniere Pietro Pittalis (FI)
“Sulla lotta alla criminalità organizzata il tempo delle chiacchiere è finito”. Lo ha sottolineato il deputato (e membro della commissione) Francesco Michelotti di Fratelli d’Italia durante la conferenza stampa organizzata dal partito al termine delle audizioni della commissione parlamentare d’inchiesta antimafia