9 Aprile 2025

Referendum. Parte da piazza Mercatale sabato 12 aprile la mobilitazione per il voto dell’8 e 9 giugno

La camera del lavoro e lo Spi Cgil Prato aprono la campagna referendaria con un evento nei giardini di piazza Mercatale


La manifestazione del 12 aprile segnerà l’inizio a Prato della mobilitazione per il referendum dell’8-9 giugno da parte della camera del lavoro e lo Spi Cgil Prato.

«Con i cinque Sì, dal giorno dopo cambiano le condizioni materiali di vita di milioni di lavoratori. I loro diritti sono subito riconosciuti». E’ il ritornello che ha accomunato tutti i presenti al lancio della campagna referendaria della Cgil , che a Prato si tradurrà, sabato 12 aprile, in un pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, di confronto, musica e teatro, nel Largo pedonale di piazza Mercatale.

Spiega il segretario generale della Camera del Lavoro Lorenzo Pancini: «La manifestazione di sabato sarà caratterizzata anche da due incontri: il primo sulla cittadinanza, questione particolarmente avvertita nella nostra provincia, l’altro sulla sicurezza, con Prato che ha pagato un alto tributo». Il primo dei due panel (cittadinanza), vedrà protagonisti il segretario generale toscano Spi Cgil Alessio Gramolati, Arjana Salimusaj, Fulvio Barni dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro; il secondo (sicurezza) la sindaca Ilaria Bugetti, il segretario generale della Camera del Lavoro Lorenzo Pancini, un famigliare di Sabri Jaballah, il giovane operaio morto nel febbraio 2021, due mesi prima di Luana D’Orazio, schiacciato come lei da un macchinario, «una memoria – dice Pancini – che non può essere dispersa». A finire l’attore Andrea Muzzi reinterpreterà a suo modo i quesiti referendari, illustrati da Nunzio Martino, coordinatore del Comitato referendario: stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese, riduzione del lavoro precario, più sicurezza sul lavoro con la responsabilità in capo al committente nell’intera filiera produttiva, più integrazione con il dimezzamento dei tempi per la cittadinanza italiana.

L’obiettivo è raggiungere anche a Prato e provincia il quorum, di superare la soglia del 50% e portare a votare l’8 e il 9 giugno oltre 90 mila persone. «Faremo di tutto – afferma Luciano Lacaria, segretario generale Spi Prato – per “riempire” le urne e i seggi. Questi sono referendum che danno diritti, da subito. Noi pensionati, noi Spi Cgil, siamo impegnati come nonni e genitori per garantire il futuro dei nostri giovani». Diritti e futuro, sono i concetti espressi anche da Luca Roti, Pax Christi («la pace non è soltanto assenza di guerra, è anche giustizia sociale, accoglienza, solidarietà»), da Franco Betti, Sinistra italiana («si tratta di rinsaldare un patto fra generazioni, che permetta di progettare l’avvenire»), da Antonio Potenza, Auser («è un voto per dire che non si può continuare a morire sul lavoro»): sabato in piazza Mercatale ci saranno anche loro, tre delle associazioni aderenti al Comitato referendario pratese che insieme alla Cgil comprende anche Anpi, Arci, Federconsumatori, Coordinamento democrazia costituzionale, Libertà e Giustizia, Libera, Pd, Sinistra civica ecologista, Rifondazione comunista.