Il pomeriggio della domenica di Pasqua la tradizione è tutta pratese con l’ostensione del Sacro Cingolo di Maria. In cattedrale, dopo il canto dei vespri, il vescovo Giovanni Nerbini ha officiato il secolare rito e mostrato la preziosa reliquia simbolo della città dal pulpito di Donatello, affacciandosi su piazza Duomo, e dal balcone interno del Ghirlandaio.
Alla cerimonia era presente il vice sindaco Simone Faggi. Tre i testimoni che hanno assistito all’ostensione: Mario Barbacci, Francesco Tajer e Francesca Nocera.
Quest’anno, quella del giorno della Resurrezione non è, come di consueto, la prima «uscita» annuale della preziosa reliquia, ma la seconda, perché lo scorso 30 marzo si è tenuta l’ostensione straordinaria in occasione del Capodanno dell’Annunciazione.
La prossima, come da tradizione, sarà quella del primo maggio per l’inizio del mese mariano. Officia il rito il vicario mons. Daniele Scaccini, quel giorno infatti il vescovo Nerbini sarà in Irlanda per partecipare al pellegrinaggio diocesano.