La deputata Mazzetti e l'ex assessore Milone (Forza Italia): "Noi antesignani delle segnalazioni qualificate. Ma ora i controlli sono pochi"
Nel 2023 il Comune di Prato si è classificato al terzo posto in Italia per il contributo dato nella lotta all’evasione ed elusione fiscale. Grazie alle segnalazioni qualificate al Fisco, l’amministrazione comunale si è vista riconosciuta 184.579 euro, terzo gettito in Italia, dopo i comuni ben più popolosi di Milano, che ha incassato 397.991 euro e Genova (381.871 euro). Lo rileva la Cgia di Mestre, che sottolinea come il contributo alla lotta all’evasione/elusione fiscale da parte dei Comuni italiani è stato di soli 6 milioni di euro, una cifra “insignificante” rispetto all’evasione fiscale in Italia, stimata in quasi 93 miliardi di euro all’anno. Del resto, solo 296 comuni italiani (il 3,7% dei 7.900 totali) hanno trasmesso ‘segnalazioni qualificate’ al Fisco sull’evasione.
La legge vigente prevede che ai Comuni che hanno segnalato all’Agenzia delle Entrate situazioni di infedeltà fiscale riguardanti l’Irpef, l’Ires, l’Iva, le imposte di registro/ipotecarie e catastali venga riconosciuto un importo economico del 50% di quanto accertato. Pertanto, per la Cgia, queste 296 amministrazioni hanno incrementato le entrate di 3 milioni di euro.
Come detto, i risultati del Comune di Prato sono fra i più positivi in Italia.
Una buona pratica, quella del Comune, che secondo la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti e l’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone – è frutto dell’eredità del passato e della dilagante illegalità che contraddistingue la presenza cinese a Prato.
“La classifica della CGIA di Mestre concernente il recupero dell’evasione fiscale da parte dei Comuni, nella quale Prato si piazza al terzo posto con circa 184 mila euro, è l’ulteriore dimostrazione del lavoro impostato dal sottoscritto durante la giunta Cenni”: afferma l’ex assessore Aldo Milone, dirigente di Forza Italia. “Fu creato presso il Comando della Polizia Municipale – ricorda Milone insieme all’On. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia – un gruppo per il recupero dell’evasione fiscale attraverso segnalazioni qualificate che si inviavano all’Agenzia delle Entrate”.
“Secondo una stima fatta allora dall’IRPET, istituto regionale, l’evasione fiscale nel distretto pratese, soprattutto in quello “parallelo”, ovvero cinese, ammontava a circa un miliardo di euro all’anno ed è improbabile che sia calata da allora. È sufficiente leggere sulla stampa e i media i vari comunicati del Comando Provinciale della GdF al termine di ogni operazione”.
“Nella lotta all’evasione fiscale, allo sfruttamento dei clandestini e dei lavoratori al nero, siamo stati dei veri e propri antesignani”, rivendicano gli esponenti di Forza Italia che poi passano all’attacco: “Basta fare un paragone con la giunta Biffoni ma soprattutto con la giunta Bugetti che ha fatto poco o nulla nel contrastare lo sfruttamento dei lavoratori al nero, dei clandestini e l’evasione fiscale presente nelle aziende cinesi”.
“I numeri dei controlli, forniti dalla stessa Bugetti – sottolineano Mazzetti e Milone –, ovverosia 8 aziende controllate in 10 mesi e quelli recentemente forniti dal vicesindaco Faggi, 13 controlli con gli ispettori del Lavoro per quanto riguarda il lavoro nero in 12 mesi”. “Questi dati fanno capire chiaramente la volontà politica di questa giunta comunale nel contrastare questi fenomeni. Ovvero una volontà quasi assente”, concludono.