“La Repubblica non è nata per caso, non è una parola senza vita, in essa si muove una passione tenace, frutto del sacrificio di migliaia di vite, che attraverso una scelta consapevole ci hanno permesso di essere cittadini liberi”. È questo uno dei passaggi del discorso del Prefetto, Michela La Iacona, pronunciato durante la cerimonia del 79° Anniversario della proclamazione della Repubblica tenutasi oggi a Prato.
Le celebrazioni hanno avuto inizio con l’ingresso dei Gonfaloni dei Comuni della provincia e dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il Prefetto, accompagnato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri Francesco Schilardi, ha passato in rassegna i reparti schierati, sulle note dell’Inno di Mameli eseguito dalla Banda dell’Associazione nazionale Finanzieri.
Dopo l’alzabandiera, il prefetto e il Comandante provinciale dei Carabinieri, assieme alla sindaca Ilaria Bugetti e al presidente della Provincia Simone Calamai, hanno deposto una corona di alloro al Monumento dei Caduti. Quindi è stata data lettura del tradizionale messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto ai prefetti in occasione del 2 giugno.
A seguire l’intervento del Prefetto che, nell’evidenziare che la Repubblica è di tutti
e che per questo dobbiamo averne “cura”, ha sottolineato che abbiamo una grande
responsabilità, una missione civile da compiere, quella di fare bene ciascuno la nostra parte per il bene comune, operando al meglio delle proprie possibilità nell’ambito delle proprie competenze e attività. Chi ricopre un ruolo istituzionale è chiamato nell’interesse generale ad essere vigile sulla osservanza dei precetti costituzionali, a rinvenire adeguate soluzioni ai problemi delle comunità, a tessere proficue sinergie, a fare rete in una visione condivisa ed operosa finalizzata a declinare con scrupolo il giuramento di fedeltà alla Repubblica che abbiamo reso. Tuttavia, anche ogni cittadino deve sentirsi responsabile nei
confronti della Repubblica e rendersi quotidianamente protagonista con il proprio agire
del rinnovamento delle scelte a suo tempo compiute per la conquista della libertà e della
democrazia, vivendo idealmente dentro la Costituzione, che è ancora straordinariamente
viva ed attuale, è viva come un albero che deve sviluppare i rami e le foglie, è una forza di
gravità che ci attrae, è l’anima dello Stato.
Il Prefetto ha quindi espresso gratitudine ai rappresentanti delle Istituzioni e della
società civile sulla cui leale collaborazione istituzionale ha sempre potuto contare, sin dal
proprio insediamento, nelle plurime delicate situazioni di volta in volta all’attenzione, nel
rispetto delle proprie prerogative, con una sola finalità: quella di individuare soluzioni
tempestive ed efficaci, ispirate dalla concretezza dei valori costituzionali alla base della nostra Repubblica, per rinsaldare la fiducia dei cittadini verso le Istituzioni tutte, chiamate a fornire risposte concrete alla esigenza di tutela dei diritti sociali e civili.
Infine, il Prefetto ha ricordato che la Repubblica è la nostra casa comune, l’Italia siamo noi e per garantire che i preziosi risultati raggiunti non vadano dispersi occorre continuare a lavorare insieme per scongiurare il rischio di regressione civile, ma soprattutto è necessario investire sui giovani, affinché possano diventare attenti custodi
della memoria e agenti attivi del futuro percorso democratico di progresso del nostro Paese.
Nel corso della cerimonia sono state consegnate 12 Onorificenze dell’“Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, conferite dal Presidente della Repubblica, quale segno tangibile del riconoscimento dello Stato nei confronti di cittadini che, con impegno e dedizione, hanno dato lustro alla comunità.
Di seguito l’elenco.
Particolarmente coinvolgente, a conclusione della cerimonia, è stata la performance della banda, che ha impreziosito le celebrazioni per la ricorrenza sulle note dei brani “Colonel Bogey March”, “Rappolina” e “La Marcia di Radetzky”.
Il Prefetto ha poi offerto alla cittadinanza dei biscotti artigianali tricolore, prodotti da
un panificio pratese. Particolare attenzione è stata riservata al coinvolgimento del tessuto cittadino: con il contributo delle associazioni Confcommercio e Confesercenti, numerose vetrine dei negozi del centro sono state allestite con il simbolo tricolore, testimoniando il senso di
appartenenza e la condivisione dei valori repubblicani.
La cerimonia del 2 giugno si è confermata, ancora una volta, un’occasione di unità, di memoria e di speranza per tutta la comunità.