Si stacca un pannello in acciaio all’interno dell’unico ascensore funzionante a palazzo di giustizia e colpisce un cittadino, procurandogli una ferita alla testa. L’episodio, avvenuto ieri, è reso noto dall’Unione delle camere penali, che in un documento denunciano ancora una volta le criticità degli uffici giudiziari pratesi e proclamano lo stato di agitazione. L’episodio degli ascensori (gli altri tre, compreso quello per disabili, sono fuori servizio da mesi) è solo la punta dell’iceberg di carenze strutturali e deficit di organico con cui la giustizia pratese deve fare i conti da anni.
“E’ notizia di questi giorni che il presidente del Tribunale ha adottato un ordine di servizio secondo cui tutte le udienze dovranno terminare entro le ore 14 a causa della carenza di personale amministrativo” fanno sapere i penalisti pratesi.
Altre carenze segnalate dagli avvocati sono il fatto che “nel nostro Tribunale non vengono affissi fuori dalle aule di udienza i ruoli dei processi del giorno come prevede il codice e come imporrebbero anche evidenti esigenze di rispetto dell’utenza che ovviamente stenta ad orientarsi se non è adeguatamente informata su quale sia l’aula nella quale è chiamata a comparire. Tutto ciò perchè le poche unità di personale in servizio non sono in grado di far fronte a tutte le incombenze”.
Proprio a proposito degli organici, la Camera penale aggiunge: “Pare che alcune unità di personale assegnate al tribunale di Prato negli ultimi mesi, seppure non sufficienti a colmare le rilevanti carenze di organico, abbiano chiesto e ottenuto il trasferimento ad altre sedi”.
Il documento del consiglio direttivo delle Camere Penali di Prato, presieduto dall’avvocato Gabriele Terranova, sarà trasmesso al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e ai dirigenti degli uffici giudiziari e al Ministero della Giustizia a cui è rivolto un appello: “Il Governo racconta che risolverà i problemi della giustizia con riforme che calpestano i diritti dei cittadini, come quella che entrerà in vigore a gennaio che abolisce la prescrizione dopo la sentenza di primo grado condannandoci tutti ad interminabili attese per vedere conclusi i processi penali, sempre che, nel frattempo, non vengano dichiarati inagibili i tribunali. Chiediamo che sia urgentemente predisposto un piano di intervento che fornisca precise indicazioni su tempi e modalità con cui il Governo intende sopperire alle criticità strutturali ed organiche degli uffici giudiziari pratesi”.
Sulla questione interviene anche il deputato e coordinatore regionale toscano di “Cambiamo!” Gorgio Silli: “Ascensori rotti e pericolanti, carenze di personale e udienze ridotte: il Tribunale di Prato è ridotto in condizioni non degne di un Paese sviluppato. Dopo aver ricevuto il documento degli avvocati pratesi che denunciano le criticità degli uffici giudiziari pratesi ho deciso di convocare in aula il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede con urgenza per la prossima settimana” afferma Silli. “Vogliamo risposte per un presidio di giustizia che soffre da anni e che si trova ora addirittura a interrompere gran parte della sua residua funzionalità. Siamo stanchi di rassicurazioni vuote e promesse mancate, non ci possiamo più permettere nemmeno quelle. La Camera penale ha spiegato che proprio in questi giorni il presidente del tribunale ha adottato un ordine di servizio che indica nelle 14 la conclusione delle udienze a causa carenza di personale amministrativo. È uno scandalo che grida vendetta. Vogliamo risposte e le vogliamo al più presto, nelle sedi pubbliche che meritano di essere teatro della soluzione di questo scempio”.