Disposti invece gli arresti domiciliari per l'imprenditore Riccardo Matteini Bresci. Il Gip: gravi indizi di colpevolezza per entrambi gli indagati
E’ arrivato il pronunciamento del Gip nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti la sindaca dimissionaria Ilaria Bugetti e l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, accusati di corruzione in concorso. Il Giudice per le indagini preliminari non ha accolto la richiesta di arresti domiciliari nei confronti di Bugetti che era stata avanzata dalla Procura di Firenze, a cui fa capo l’inchiesta. “La mancata applicazione della misura cautelare non discende dall’assenza dei gravi indizi di colpevolezza, riconosciuti dal giudice, ma dal venir meno delle esigenze cautelari in seguito alle dimissioni dell’indagata dalla carica di primo cittadino di Prato” viene precisato in una nota della Procura di Firenze. “Secondo il GIP, infatti, sebbene le dimissioni saranno irrevocabili solo dopo il termine di venti giorni previsto dall’art. 53 comma 3 D.lgs. 18.8.2000 n. 267 (Testo Unico degli Enti Locali), non può dubitarsi della serietà delle medesime. Le dimissioni, a dire del GIP, fanno venir meno il pericolo di reiterazione del reato che sarebbe stato immanente se l’indagata avesse mantenuto la carica pubblica, avendo la stessa, per anni, adottato un comportamento penalmente rilevante”.
Disposti invece gli arresti domiliari per Matteini Bresci (l’accusa aveva chiesto la misura cautelare in carcere). “Nei confronti del solo imprenditore, il GIP, nell’applicare la misura, ha riconosciuto la sussistenza del pericolo di reiterazione del reato affermando la tendenza dell’indagato a utilizzare le persone che ricoprono cariche pubbliche e che possono operare in suo favore piegando così ai suoi interessi la loro funzione.” La misura nei confronti di Matteini Bresci è stata eseguita stamani dai Carabinieri del Ros di Firenze.
“Il GIP, nel provvedimento di applicazione della misura, ha ritenuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di corruzione nei confronti di Riccardo Matteini Bresci e Ilaria Bugetti, riconoscendo tutti gli episodi contestati dalla Procura della Repubblica e affermando che il sindaco di Prato si è uniformata alle richieste dell’imprenditore in ragione del rapporto di amicizia e gratitudine che aveva verso il medesimo a causa dei benefici ricevuti nel corso degli anni”.
“Leggeremo il provvedimento e valuteremo assieme al mio assistito l’opportunità di un eventuale impugnazione” ha detto l’avvocato Pier Matteo Lucibello, difensore di Matteini Bresci, contattato dalla nostra redazione.