Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Prato che ha fatto emergere multipli ingressi di cellulari e sostanze stupefacenti nel carcere della Dogaia, si aggiunge un’appendice che riguarda l’aggressione nella casa circondariale a Vasile Frumuzache, il 32enne romeno reo confesso dei due delitti di Ana Maria Andrei, scomparsa da Montecatini il primo agosto 2024 e Denisa Maria Adas, trentenne scomparsa da Prato tra il 15 e il 16 maggio, i cui resti sono stati rivenuti nella zona collinare sopra Montecatini.
Tra gli indagati risultano infatti anche tre agenti della penitenziaria di Prato, che saranno interrogati dalla procura di Prato e dovranno rispondere dei reati di rifiuto di atti d’ufficio e lesioni colpose. Nonostante le direttive impartite dalla procura al comandante del carcere e l’assicurazione che si era provveduto a garantire la sicurezza di Frumuzache, il 6 giugno un detenuto, come si legge nella nota del procuratore, “fu lasciato del tutto libero di versargli un pentolino di olio bollente, intriso di un bicchiere di zucchero, sul volto e sugli arti” ustionandolo.
I tre agenti indagati sono un 24enne originario di Caserta, un 40enne di Belvedere Marittimo (Cosenza) e un 45enne di Napoli. L’incapacità di assicurare la sicurezza passiva per i detenuti nel carcere di Prato e il caso specifico di Vasile Frumuzache sono messi in evidenza dal procuratore Luca Tescaroli, che spiega “E’ un dato di fatto che non si è riusciti ad assicurare il richiesto controllo e protezione nei confronti del Vasile Frumuzache, poche ore dopo il suo ingresso in carcere”.