9 Luglio 2025

Dogaia, il Garante regionale dei detenuti: “Ci vuole un impegno grande dello Stato”

"Ci vuole una direzione stabile, una persona veramente capace di sacrificarsi in una situazione del genere".

“Il problema è che a Prato manca una direzione stabile, l’hanno cambiata in continuazione. A fronte di questi fatti ci vuole una direzione stabile, una persona veramente capace di sacrificarsi in una situazione del genere. Ci vuole un impegno grande dello Stato”. Lo ha detto il Garante dei detenuti della Toscana, Giuseppe Fanfani, a margine di un convegno a Firenze su carcere e inclusione sociale, commentando quanto sta emergendo dalle indagini sul penitenziario della Dogaia.
Per Fanfani la definizione di “carcere pratese fuori controllo da parte della procura”, “può essere anche la constatazione di una situazione non rimediabile o che meriterebbe un intervento dello Stato diverso”. “Se dentro quel carcere entra di tutto, o è dimostrato dai fatti che sia entrato di tutto, bisogna ridefinire complessivamente le norme la normativa di controllo di sicurezza all’interno del carcere” ha aggiunto.
“Se ci sono state delle collusioni che hanno consentito questo bisogna aver la forza di di risolverle pesantemente. Ma questo – conclude il Garante – non lo può fare la magistratura, perché la magistratura interviene sporadicamente, questo lo devono fare dall’interno lo stesso sistema” ha concluso Fanfani.