14 Luglio 2025

Montemurlo, firmata l’ordinanza che impone ai proprietari di terreni la pulizia di fossi e scoli

Per tutelare la sicurezza pubblica e mantenere pulito e in piena efficienza il reticolo idraulico minore è necessaria la collaborazione dei cittadini

Il Comune di Montemurlo ha emanato un’ordinanza che mira a prevenire il rischio idraulico e a tutelare il territorio e la sicurezza pubblica attraverso la collaborazione dei cittadini nella manutenzione delle aree private. Negli ultimi anni Montemurlo è stato colpito da precipitazioni piovose frequenti e di forte intensità, anche a causa del cambiamento climatico. A seguito dell’alluvione del 2 novembre 2023 e degli intensi fenomeni di maltempo del 8 settembre 2024 e del 15 marzo 2025, il territorio ha subito una profonda trasformazione che necessità un’attività manutentiva costante, anche da parte dei privati, di tutto il reticolo superficiale minore (le fosse di scolo, gli attraversamenti e i tombamenti).

“È importante che i privati, proprietari di aree e terreni facciano la loro parte nella prevenzione del rischio idraulico, mantenendo puliti ed in perfetta efficienza caditoie, fosse di scolo, attraversamenti e tombamenti ed evitare così danni o pericoli per le proprietà private e pubbliche – spiega il sindaco Simone Calamai – Purtroppo, i controlli della nostra polizia municipale accertano sempre più spesso lo stato di abbandono in cui versano alcune aree sia all’interno del centro abitato che in area collinare e per le quali non vengono eseguite le opportune operazioni di sfalcio dell’erba, le potature e la manutenzione della regimazione delle acque piovane”.

Dunque, il Comune di Montemurlo ha emanato un’ordinanza specifica, che fa seguito a numerosi provvedimenti e regolamenti (come quello sul verde) già adottati e attivi, che impone ai proprietari di terreni e aree all’interno di tutto il territorio comunale, a qualsiasi uso destinati, inclusi quelli confinanti con fossi e strade (comunali, vicinali, private), di provvedere, a propria cura e spese, alla manutenzione e alla pulizia periodica dei fossi, degli scoli, dei canali, dei tratti tombati, delle cunette, delle portelle, delle paratie, delle griglie e comunque di ogni altra opera d’arte, che costituisce il reticolo idraulico superficiale minore, presente all’interno o al confine della propria proprietà. L’obiettivo è prevenire problemi idraulici, ma anche di tipo igienico-sanitario nonché prevenire lo sviluppo di incendi.

Cosa devono fare i proprietari – Per quanto riguarda la manutenzione del reticolo idraulico minore, i proprietari dovranno eliminare recinzioni, costruzioni, terrapieni, depositi di materiali che impediscono il regolare deflusso delle acque o compromettono la stabilità degli argini di fossi o piccoli corsi d’acqua. Dovranno inoltre tagliare alberi e arbusti con radici esposte o instabili almeno due volte l’anno (entro il 30 maggio ed entro il 30 ottobre), rimuovendo il materiale di risulta. Sarà cura dei proprietari anche ripristinare fossi o canali ostruiti, scavando e approfondendo l’alveo per ristabilire la sezione idraulica originale e garantire il corretto deflusso delle acque nei corsi d’acqua principali. Si dovrà anche provvedere alla pulizia di tombamenti e pozzetti e prevenire lo spargimento di materiali. I proprietari di strade private dovranno evitare che ghiaia, sabbia o terra provenienti dalle loro strade invadano le strade comunali o vicinali. Tra le altre prescrizioni, le lavorazioni agricole dovranno rispettare la distanza di almeno un metro dall’argine dei corsi d’acqua, per non comprometterne la stabilità. L’ordinanza inoltre ribadisce l’obbligo di curare le siepi, tagliare i rami di alberi e di rimuovere sfalci e rifiuti da tutte le aree private, anche quelle a uso pubblico. Attenzione anche agli aspetti igienico sanitari: è bene infatti non lasciare sui terreni materiali di qualsiasi natura che possano offrire rifugio ad animali veicolo di malattie o creare inconvenienti igienico-sanitari, nonché mantenere le aree libere da sterpaglie, cespugli, rovi, piante ed erbacce, immondizia e rifiuti in genere tramite tagli periodici, per prevenire rischi di incendi e igienico-sanitari.

Quando effettuare gli interventi – La pulizia idraulica va effettuata almeno due volte l’anno (entro il 30 maggio ed entro il 30 ottobre), e comunque ogni volta sia necessario, specialmente prima di eventi meteorologici importanti mentre per la prevenzione degli incendi la pulizia deve essere costante nel periodo dal 21 giugno al 31 agosto di ogni anno. L’ordinanza ricorda anche che dal 21 giugno al 31 agosto è vietato accendere fuochi nelle aree boscate e nelle loro pertinenze fino a 200 metri, salvo diverse disposizioni regionali, e in prossimità di terreni agricoli, aree erbacee o cespugliate, lungo le strade e in tutte le aree interessate dall’ordinanza.

Conseguenze della mancata osservanza dell’ordinanza – A partire dal quindicesimo giorno successivo alle scadenze previste nell’ordinanza, il Comune, attraverso la polizia municipale, effettuerà i controlli e i trasgressori saranno soggetti a sanzioni pecuniarie. In caso di inadempienza, il Comune si riserva di eseguire d’ufficio gli interventi, con le spese a carico dei proprietari inadempienti.