Trasporti, Federconsumatori Toscana scrive alla Regione affinché si attivi con i gestori del trasporto pubblico locale per chiedere rimborsi ai cittadini per gli abbonamenti del mese di marzo. I passeggeri sui bus sono drasticamente diminuiti (la stima della Cap a Prato è di una riduzione del 90%) a causa delle limitazioni imposte dal governo, sebbene il servizio sia ancora attivo.
“La situazione emergenziale venutasi a creare – scrive il presidente di Federconsumatori Toscana Massimo Falorni – ha portato molti utenti a non spostarsi dal proprio domicilio, non potendo in tal modo usufruire del servizio e degli abbonamenti del mese di marzo 2020, già saldati prima del Decreto del governo del 9 marzo”.
“Ad oggi, le uniche disposizioni del governo sul punto permettono il rimborso a chi risulta essere in ‘permanenza domiciliare’: sebbene al momento la maggior parte dei cittadini si trovi in tale situazione, il rimborso è previsto per chi ha un contratto di lavoro e dimostra di essere stato collocato in smart working o in ferie forzate”.
“Ciò – prosegue la lettera di Federconsumatori all’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – comporta una perdita in termini economici non solo per i lavoratori che non si recano fisicamente presso la sede lavorativa, ma anche per gli studenti che a causa della chiusura degli istituti scolastici non hanno usufruito del titolo di viaggio e che, sicuramente almeno fino al 3 aprile 2020, non ne potranno in ogni caso beneficiare”.
Per questi motivi Federconsumatori Toscana chiede che siano messi in campo idonei strumenti di ristoro per le famiglie.
Commenti