18 Luglio 2025

Sanità, l’ex assessore Malucchi replica al centrodestra


“Le dichiarazioni di Cocci e Pieri sui bilanci della Società della Salute richiedono una risposta immediata e circostanziata. È doveroso fare chiarezza, anche se la questione potrebbe risolversi semplicemente ricordando ai due esponenti della destra che non si possono sommare le pere con le mele” così Sandro Malucchi, gia assessore al sociale del Comune di Prato ed ex Presidente SdS Prato. “Il bilancio della società della salute che sarà approvato a breve è quello relativo all’annualità 2024. La misura della compartecipazione sul trasporto sociale – votata e deliberata all’unanimità dai soci SdS – ha effetti nell’anno 2025 essendo stata deliberata soltanto nel febbraio dell’anno in corso. Sostenere che la solidità nel 2024 produca effetti sul 2025 è per altro pura ignoranza contabile poiché gli avanzi di esercizio di un anno, per le norme, non si ribaltano sull’anno successivo ma rientrano nelle disponibilità dei comuni soci del consorzio SdS. Capisco la battaglia politica della destra che sul tema del trasporto sociale avrebbe voluto mantenere la gratuità per le famiglie più abbienti escludendo le più povere, buttandole nelle liste di attesa e obbligandole a pagare il servizio. Alla destra non piacciono i poveri, è palese, e anche in questo caso lo hanno ribadito a chiare lettere” controattacca Malucchi.

L’ex assessore interviene anche sul distretto di San Paolo, ricordando che nei cinque anni della Giunta Cenn, della quale Pieri faceva parte “niente fu fatto per ritrovare una collocazione al Distretto di San Paolo rinunciando a richiedere i finanziamenti necessari. Finanziamenti invece ottenuti nel periodo successivo ricorrendo all’articolo 20 della finanziaria 1988 sull’edilizia pubblica sanitaria”.

Quanto alla Palazzina annessa all’ospedale Santo Stefano Malucchi invita Cocci e Pieri a “rileggersi gli atti di un loro governo amico sulla riduzione delle spese del personale in sanità. Il primo limite di spesa assunzionale venne introdotto nel 2004 dal secondo governo Berlusconi. Fu poi nel 2006 il terzo governo Berlusconi ad istituire per gli anni 2006, 2007 e 2008 il tetto di spesa a livello dell’anno 2004 ma ridotto dell’1,4% che produce effetti incerti sulle dotazioni organiche per organizzare il servizio sanitario della nuova palazzina”.

Infine il capitolo PIR e sanità territoriale. “Basterebbe che il governo applicasse il contenuto, organizzativo e economico, previsto nel decreto ministeriale 77 del 2022 che definisce i criteri per l’istituzione di Case di Comunità e l’infermieristica territoriale, licenziato all’ultimo tuffo dal Governo Draghi e rimasto lettera morta per l’attuale Governo” conclude Malucchi.