6 Aprile 2020

Pagamento della Tari: le proposte di Curcio e Spada per aiutare le imprese


“Commercianti, artigiani e aziende forzatamente chiuse per l’emergenza Coronavirus non hanno prodotto rifiuti e sarebbe giusto che la relativa tassa non sia solo sospesa, ma ridotta proporzionalmente al periodo di inattività”. Questa la proposta del consigliere della Lega, Marco Curcio, condivisa anche dal gruppo leghista in Consiglio comunale.

“La società che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti anche a Prato, durante queste settimane sta registrando un minor carico di lavoro, ossia minori costi e minori spese. Sarebbe opportuno che il Comune, nel rispetto dei ruoli e per aiutare chi ha difficoltà sul lavoro, apra un tavolo di confronto con il gestore ALIA, in modo tale da poter valutare insieme e con la dovuta attenzione con quali modalità sgravare negozi e aziende almeno di quella parte dei tributi locali relativa al servizio rifiuti non usufruito. Pongo la questione al Comune perchè agisca in tempi brevi, in caso di inerzia, subito dopo Pasqua protocollerò la proposta con apposito atto in Consiglio comunale” ha aggiunto il consigliere. Sulla Tari sono intervenuti anche i consiglieri Cocci e Sapda della Lista Spada, che hanno presentato un emendamento alla delibera che procrastina di due mesi l’acconto Tari e lo dilaziona.
“Nell’emendamento chiediamo che la prima rata della Tari venga spostata al 31 ottobre (anziché a giugno), che si abbia un’altra rata il 31/12 e si arrivi al saldo il 28/2/2021.
Chiediamo inoltre che le minori spese sostenute da Alia in questo periodo di chiusure rispetto a quelle dello scorso anno, vengano ripartite tra le imprese che sono state obbligate alla chiusura in misura proporzionale rispetto al periodo di chiusura stesso”.