11 Aprile 2020

Azione e Italia Viva chiedono ai sindaci di attivarsi col Prefetto: “Procedere gradualmente con la fase 2”


Alla luce dei dati sui contagi in Toscana, Azione e Italia Viva ritengono che “per Prato si possa procedere gradualmente con la fase 2, prevedendo la ripartenza di tutte le aziende e in particolar modo del settore tessile”. Da qui l’invito a tutti i sindaci della provincia a farsi portavoce dal nuovo prefetto Lucia Volpe della seguente proposta: consentire la riapertura delle fabbriche che hanno commesse già presenti in azienda da poter lavorare, rispetto delle disposizioni sanitarie, consentire l’accesso al lavoro solo ai dipendenti che si rechino in azienda con mezzi propri e igienizzazione pianificata degli ambienti.
Anche il consigliere comunale Giacomo Sbolgi ha presentato un’interrogazione al sindaco Biffoni su “una modulazione accurata della fase 2 per un’attenta e pianificata accelerazione delle riaperture del distretto”.
I comitati di Azione e di Italia Viva di Prato ritengono inoltre fondamentale che l’Asl “metta a disposizione delle aziende prima della riapertura un preciso protocollo sanitario da rispettare che preveda anche l’uso di eventuali strumenti tecnologici per il monitoraggio della salute dei dipendenti e la rapida e certa individuazione di eventuali criticità. Il protocollo va sottoscritto dalle imprese che intendano valersi della riapertura e devono essere dati al prefetto di concerto con l’Asl pieni poteri di verifica e sanzionamento in caso di violazioni. Quanto descritto riteniamo vada attivato nel più breve tempo possibile al fine di far trovare il territorio pronto e in sicurezza alla riapertura anche nel caso questa non potesse avvenire in anticipo rispetto a quanto previsto dal governo.