18 Aprile 2020

Pubblicato dalla Regione il piano di sicurezza anticontagio nelle fabbriche e nei negozi. Tutti i datori di lavoro dovranno firmarlo entro 30 giorni


Di pari passo con la lettera inviata al premier Conte (leggi l’articolo) il governatore della Toscana, Enrico Rossi ha emanato una nuova ordinanza che prepara la regione alla riapertura di molte attività lavorative, una volta ottenuto il via libera governativo. La Regione ha deciso di alzare l’asticella delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro per ridurre il rischio di contagi. E l’ha fatto adottando un patto di responsabilità regionale per la sicurezza e la ripresa condiviso con datori di lavoro e parti sociali. “Prima di discutere quando riaprire, occorre pensare a come” ha ribadito Rossi.
La nuova ordinanza e relative prescrizioni riguardando sia le attività già aperte (esclusi ambienti sanitari, cantieri ed aziende dei servizi pubblici locali, per cui vale il protocollo condiviso il 14 marzo) sia quelle che dovranno riaprire. E si applicano anche a tutte quelle imprese che nel frattempo, in deroga ai codici Ateco autorizzati, hanno riaperto con il via libera delle prefetture, a volte solo anche grazie al silenzio-assenso.

Queste le regole del piano di sicurezza anticontagio.

1) I trasporti: obbligo di guanti monouso e mascherine sui mezzi pubblici e pulizia delle mani prima e dopo l’utilizzo. Consigliato dove possibile l’uso di bicicletta e mezzi elettrici. Raccomandata la mascherina nell’auto propria, se con due persone a bordo.
2) La distanza sociale in fabbrica, nei laboratori artigianali e negli uffici: non un metro ma almeno un metro e ottanta centimetri, come prescrive l’Organizzazione mondiale per la sanità. Se nella riorganizzazione dei processi produttivi questa distanza non potrà essere garantita, dovranno essere inseriti elementi di separazione tra le persone oppure usate mascherine FFP2 senza valvola (o due mascherine chirurgiche contemporaneamente) per chi lavora all’interno di uno stesso ambiente. 3) Le mascherine chirurgiche saranno obbligatorie sempre e dovranno essere fornite dal datore di lavoro: negli spazi chiusi in presenza di più persone, ma anche negli spazi aperti quando non è garantito il mantenimento della distanza personale.
4) Chi ha febbre o altri sintomi influenzali dovrà rimanere a casa: il datore di lavoro potrà misurare la temperatura ai dipendenti all’ingresso oppure raccogliere una loro dichiarazione.
5) La frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti dell’attività lavorativa e non solo a inizio turno: per questo dovranno essere installati appositi dispencer.
6) Gli ambienti dovranno essere sanificati almeno una volta al giorno, pulendo con candeggina o altri prodotti simili porte, maniglie, tavoli e servizi igienici e annotando il tutto su appositi registri.
7) Dovrà essere garantito, per quanto possibile, anche il ricambio di aria e la sanificazione periodica, secondo precise indicazioni, degli impianti di aerazione, che altrimenti dovranno rimanere spenti.
8) Il decalogo prevede anche la riorganizzazione del servizio mensa, dove si dovrà porre attenzione alla distanza tra le persone e le sanificazione dei tavoli dopo ogni pasto.
9) Per i negozi ci sono alcune misure in più: obbligo di accessi regolamentati e scaglionati con percorsi diversi, se possibile, di entrata e uscita, pannelli di separazione tra lavoratori e clienti alle casse e sui banchi, ingressi per non più di una persona a famiglia (salvo casi di bambini e persone non autosufficienti), obbligo per tutti di mascherine, guanti monouso o comunque pulizia delle mani. La distanza di un metro e ottanta centimetri tra le persone dovrà essere garantita anche nei mercati all’aperto.
10) Tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo di redigere un protocollo di sicurezza anticontagio, da spedire alla Regione entro trenta giorni da oggi, in cui si impegnino a mettere in pratica le misure previste dall’ordinanza. Controlli saranno previsti da parte dei servizi di igiene e da chi si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel link il testo completo dell’ordinanza

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