Cinquanta commercianti del centro storico scrivono al sindaco Biffoni per chiedere aiuti economici e provvedimenti di sostegno da parte del Comune, finalizzati alla riapertura, che sarà complicata dalle restrizioni vigenti (un solo cliente alla volta nei negozi di meno di 40 metri quadrati, sanificazione dei locali e dispositivi di protezione), dalla capacità di spesa ridotta dei clienti per effetto della crisi, e dai costi, come quello dell’affitti dei fondi, una zavorra difficile da sostenere.
Nella lettera, gli esercenti chiedono un incontro al primo cittadino e formulano alcune proposte pratiche, aggiungendo che se le stesse non dovessero essere accolte sono pronti a protestare e a lasciare al sindaco le chiavi di tutte le loro attività commerciali, aderendo ad una campagna che sta prendendo campo a livello nazionale. “Non è un gesto di rivolta o di arroganza – precisa Fabio Ridolfi, titolare del negozio di abbigliamento Influencer, tra i firmatari della lettera -. Si tratta invece di un gesto che esprime la tristezza e la disperazione momentanea di persone che hanno faticato tanto per mettersi in proprio con un piccolo esercizio commerciale e che vedono adesso profilarsi una fine inaspettata. Stiamo semplicemente chiedendo aiuto e finora quel poco che abbiamo ricevuto è da parte di alcuni proprietari dei fondi che si sono detti disponibili a dilazionare gli affitti dei due mesi di chiusura dei negozi”.
Tra le proposte dei commercianti, che appartengono a varie categorie merceologiche, compresi bar e ristoranti – ci sono la cancellazione di Tari e Sori per tutto il 2020, la gratuità dei parcheggi, le spese di sanificazione e dei dispositivi di protezione individuale a carico del Comune. “Inoltre – scrivono i commercianti – abbiamo la forte necessità di un aiuto economico per poter provvedere al pagamento degli affitti e delle spese mensili che può essere secondo noi risolto in modo pratico attraverso una di queste tre soluzioni: pagamento di una percentuale dell’affitto da parte del comune; pagamento dell’affitto attraverso una soluzione di turnover-rent; prestito economico a fondo perduto che ci possa dare la possibilità di rialzarci”.
Di seguito la lettera inviata dai commercianti al sindaco Biffoni e l’elenco dei firmatari.
Salve sindaco,
Sono la proprietaria di un negozio del centro storico e le scrivo a nome di molti negozianti.
Ci siamo riuniti in un gruppo whatsapp per confrontarci sulla situazione attuale e sulle difficoltà che tutti stiamo riscontrando in questo periodo surreale.
Per poter riaprire le nostre attività abbiamo la forte necessità di un aiuto da parte del Comune, sia sotto il punto di vista economico che sotto il punto di vista informativo.
Abbiamo provveduto a buttare già alcune proposte pratiche che possono darci una mano a ripartire in modo dignitoso che le elenco qua sotto:
Chiediamo la riapertura dei nostri negozi in totale sicurezza, con spese di sanificazione e di materiali di protezione a livello comunale.
Chiediamo che Tari e Sori vengano cancellate per il 2020 e che i parcheggi siano gratuiti.
Inoltre, abbiamo la forte necessità di un aiuto economico per poter provvedere al pagamento degli affitti e delle spese mensili che può essere secondo noi risolto in modo pratico attraverso una di queste tre soluzioni:
1. Pagamento di una percentuale dell’affitto da parte del comune.
2. Pagamento dell’affitto attraverso una soluzione di turnover-rent.
3. Prestito economico a fondo perduto che ci possa dare la possibilità di rialzarci.
Avremo inoltre alcune domande riguardo la sanificazione dei nostri locali commerciali da farle.
Ringraziandola in anticipo,
Le chiedo gentilmente un appuntamento nel più breve tempo possibile, insieme ad un’altra commerciante a nome dei negozianti del centro storico ed una risposta alle nostre richieste.
Aggiungiamo che se le nostre richieste non verranno accolte ci troveremo obbligati a dover protestare ed a lasciarle le chiavi di tutte le nostre attività commerciali.
Porgendole i nostri più cari saluti,
La ringraziamo in anticipo.
L’elenco dei firmatari
Giulia Gori – Bloom 03
Michela Innocenti – Store23
Deborah Rubino – Il coccodrilloÂ
Stefano Di Napoli e Ilenia Solimine – Another Style
Massimo Librizzi e Tanja Ciminello – Missis T
Gazzo Giuseppe – Zero caffè Prato
Michela Gioscia – UNDICI08
Tamara Malinconi e Maurizio Bonanno – Da i’ Mau e la Tamara
Moffa Gennaro – Street
Riccardo Carli – Gelateria Carli
Silvio Mazzara – Jack&Jones
Edmondo Gualtieri – Pizzeria a taglio via garibaldi
Simone Faralli – Antonello Serio
Antonella Niccoli – Casa Musicale Niccoli
Arrigoni Alessandra e Cuturni Stefano – Cipride
Parsa Samie – Pralinae
Tatyana Kim – Estetica Tatyana Kim
Paola Gesualdi – Via Garibaldi 36
Gallery56 srl e Devis (solita società Gallery56)
A&Tsas di Kim Tatyana
IVY snc
Gori Simone – Cintelli di Cintelli Elisa snc
Sara Di Bartoloni – Sara
Annalisa – profumeria Pagnini
Berti Sandra – Beba boutique
Annalisa pieragnoli – willi wear
Santini Federico – Forno f.lli Santini
Amodio Massimiliano – Fumo e caffè
Caterina Pasquale – Gelateria San Marco
Vanessa crestan- Vbrand
Menicacci Stefania – Batticuore
Parrucchieri del Re
Laura – gioielleria G.Bianchi
Francesco Sabatini – Calzedonia
Massimiliano Cosmo – Wallace/Chicco d’uva/Antiche Volte/Hop n drop
Pieralli Ivana – Civico 75
Complice di Luigi Neri e C. snc
Petya Nikolova – InfluencerShop
Mirko e Lorenzo – Ardengo
Alessio Torracchi – Must
Taddeo Papi – Pop Studio
Parrucchiera Luana
Parrucchieri Orazio & Urbano
Chiappinelli Simone e Chiappinelli Enrico – Osteria da Nedo
Matteo e Marco – BigEasyCocktailHouse
Buda Barbara – Fitness Boutique
Elena Ricci – Room#20
Gioielleria Cerbai
salve!mi aggiungo e vorrei dire che questo governo ci sta prendendo in giro,il bonus 600 siamo piu della meta’ che non l’hanno ricevuto e anche se la pratica e ok i soldi non si vedono,propongo invece di buttare le chiavi di riaprire anticipatamente come protesta,tanto sono sempre promesse poi i soldi non si vedono.saluti