L'associazione degli industriali: "Chiuderlo fu un errore e un danno. Uno schiaffo alla città"
“Con l’ultimo passaggio della Corte dei conti si chiude un capitolo fra i più avvilenti della storia recente di Prato: l’attività del BuzziLab era quindi legittima, non solo in sé ma anche nelle modalità con cui era condotta. E coloro che a vario titolo la conducevano, esposti alle conseguenze materiali e morali della condizione di indagati, non si erano resi colpevoli di irregolarità”. Anche Confindustria Toscana Nord commenta la
sentenza della Corte dei Conti che ha assolto in appello responsabili del Buzzilab, chiuso nel 2019 dall’attuale preside Alessandro Marinelli, a seguito dei primi accertamenti giudiziari sulla gestione del laboratorio.
Per Confindustria Toscana Nord “è stato un macroscopico errore chiudere improvvisamente il laboratorio, bloccarlo per due settimane e poi riavviarne l’attività senza che vi fossero più le condizioni e, soprattutto, le risorse umane per svolgerla al meglio. Di più: è stato un danno enorme, dimostrando che – Confindustria Toscana Nord lo scriveva in termini forti in quei mesi difficili – le istituzioni scolastiche non avevano capito cosa il Buzzi rappresenti per Prato, non solo dal punto di vista delle sue finalità istituzionali ma anche in termini identitari e di affezione. Quell’atto – aggiungono gli industriali – è stato vissuto come uno schiaffo alla città, che a sua volta rappresenta per il Buzzi qualcosa di più del territorio che lo ospita: è il suo ecosistema, nel senso più pieno del termine. Le risorse che arrivavano dall’attività del BuzziLab andavano in gran parte nel bilancio della scuola, che ne traeva benefici rilevanti, a vantaggio di tutti gli indirizzi della scuola, dal tessile a tutti gli altri. E adesso? Confindustria Toscana Nord fu, assieme a molte aziende sue socie, fra i soggetti che firmarono l’esposto per denunciare il danno che la scuola e la città avevano subito con la chiusura del BuzziLab. Un riconoscimento, questo, che alla luce dell’iter giudiziario della vicenda appare dovuto”.