La vicenda risale alla fine del 2023, quanto Tescaroli era procuratore aggiunto a Firenze
Il Senato ha votato per l’insindacabilità delle parole pronunciate da Maurizio Gasparri contro Luca Tescaroli, all’epoca Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Firenze a fine 2023, e oggi Procuratore di Prato. I voti a favore sono stati 117, i contrari (M5s e Avs) 23. Gasparri in una dichiarazione aveva accusato Tescaroli di agire con finalità politiche, per poter ottenere una candidatura alle europee del 2024. Di qui la querela del magistrato contro il capogruppo di Fi. Tuttavia sia la Giunta per le immunità che l’Aula hanno ritenuto che tali dichiarazioni siano insindacabili perché c’è un nesso tra esse ed una serie di atti parlamentari di Gasparri, come una interrogazione e un intervento in Aula. Annunciando il voto a favore del Pd all’immunità per Gasparri, Alfredo Bazoli ha chiarito che il suo gruppo “condanna” i contenuti delle parole del capogruppo dei Fi perché fanno parte “dell’attacco alla magistratura che la destra sta portando avanti” da mesi, e che tuttavia esse sono connesse all’attività parlamentare di Gasparri.