Il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Bari (e presidente dell’Anci) Antonio Decaro sono gli amministratori locali più popolari in Italia. Entrambi, anche sotto la spinta dell’emergenza Covid-19, ottengono un consenso quasi plebiscitario: se si votasse in questo momento otterrebbero il 70% delle preferenze. E’, questa, l’indicazione più significativa del Governance Poll 2020, un’indagine sul livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì da Noto Sondaggi.
Tra i sindaci che perdono terreno, invece, c’è anche il primo cittadino di Prato Matteo Biffoni, che si attesta al 79° posto a livello nazionale. Secondo l’indagine, se si andasse a votare oggi un pratese su due rivoterebbe Biffoni che otterrebbe il 50% dei consensi, con un calo però del 6,1% rispetto al risultato ottenuto un anno fa in occasione della sua rielezione.
Anche il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, fa un passo indietro e si posiziona al decimo posto nella classifica nazionale: 46% di gradimento rispetto al 48% registrato nel 2015 quando Rossi venne rieletto presidente della Regione Toscana.
Il sondaggio è stato eseguito su un campione di 1.000 elettori in ogni Regione e Comune, disaggregati per sesso, età ed area di residenza. Le interviste sono state effettuate dal 5 al 20 giugno scorsi, dunque subito dopo l’emergenza Coronavirus. Agli intervistati è stato chiesto se voterebbe a favore o contro l’attuale presidente della Regione e il sindaco in carica nel caso in cui domani ci fossero nuovamente le elezioni.
Sempre troppo poca la perdita dei consensi.
Biffoni, renziano, voleva abolire la Costituzione per avere più potere personale.
Rossi sarà ricordato principalmente per i “buchi” Asl Carrara (50 milioni) e Siena.
E per la foto di gruppo con i Rom che però non può ospitare a casa sua.
Non che l’opposizione sia migliore…