13 Agosto 2025

Visita Piantedosi, le 10 domande del Pd: “No passerelle, vogliamo risposte concrete per Prato”

Fra le richieste il potenziamento degli organici di forze dell'ordine, Tribunale, l'emergenza carcere, la sezione distaccata della Dda e il rinnovo dei permessi dei soggiorno da delegare ai Comuni

Alla vigilia della visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, i sindaci pratesi del Pd, i deputati di zona, due assessori e un consigliere regionale pongono al titolare del Viminale e al governo Meloni dieci domande con altrettante richieste “fondamentali per la città”, affinchè “il governo agisca velocemente e concretamente nell’interesse di Prato”.
“Ci auguriamo che la visita del ministro non sia un mero rituale, perché a Prato non serve l’ennesima passerella: servono risultati ed una maggiore attenzione da parte del governo” scrivono gli esponenti del Partito Democratico.

Le richieste riguardano il potenziamento degli organici della questura, carenti rispetto ai numeri fissati nel 1996 con una città che da allora conta 30.000 residenti in più; l’aumento degli ispettori di polizia, nei quali la mancanza del personale operativo è attorno al 30%; l’innalzamento di fascia della Questura; il potenziamento degli organici dell’Arma dei Carabinieri sul territorio provinciale.

Gli amministratori e parlamentari del Pd chiedono inoltre l’adeguamento del personale degli ispettori del lavoro ed ispettori Inps, maggiore flessibilità all’assunzione di nuovi agenti per le polizie locali. Chiesto anche il trasferimento della competenza del rinnovo dei permessi di soggiorno ai Comuni, in modo da liberare risorse preziose delle Questure per la sicurezza.

Due capitoli del decalogo riguardano le risorse per il Tribunale di Prato, affinché siano coperte le drammatiche carenze di personale amministrativo di Procura e Ufficio Notifiche; l’assunzione di interpreti a disposizione della Procura per indagini e intercettazioni; l’estensione delle tutele previste per i collaboratori di giustizia ai cittadini stranieri come chiesto dal Procuratore Capo di Prato Luca Tescaroli. E ancora: la possibilità di costituire una sezione distaccata della DDA, specializzata nel contrasto alla criminalità organizzata straniera.

Un capitolo a parte è dedicato alla situazione esplosiva del carcere “La Dogaia”. “Nel 2024 si sono registrati 6 suicidi, il numero più alto in Italia per un singolo istituto. A luglio 2025 è stato trovato un detenuto morto in isolamento. La CGIL denuncia che manca perfino un direttore stabile. Quali interventi immediati su personale, supporto psichiatrico, sicurezza e direzione?” chiedono i deputati Dem Marco Furfaro e Christian Di Sanzo, gli assessori regionali Monia Monni e Stefano Ciuoffo, il consigliere regionale
Marco Martini, i sindaci di Montemurlo Simone Calamai, di Cantagallo Guglielmo Bongiorno, di Vaiano Francesca Vivarelli, di Carmignano Edoardo Prestanti e la sindaca di Vernio Maria Lucarini.

 

Di seguito il testo integrale delle richieste per Prato al ministro Piantedosi e al governo Meloni.

Venerdì il ministro dell’Interno Piantedosi sarà a Prato per presiedere il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica. Prima che arrivi l’ennesimo annuncio a mezzo selfie, poniamo dieci domande semplici e necessarie al ministro dell’Interno. Augurandoci che la visita del ministro non sia un mero rituale, perché a Prato non serve l’ennesima passerella: servono risultati ed una maggiore attenzione da parte del governo. Abbiamo una serie di richieste che riteniamo fondamentali per la nostra città e chiediamo che su queste il governo agisca velocemente e concretamente nell’interesse di Prato.
1. Organici Questura e crescita demografica – Nel 1996 la Questura aveva in organico 284 unità per 169mila abitanti, oggi siamo a circa 250 agenti effettivi (che spesso scendono sotto 200 nei picchi di ferie e malattie) per oltre 200mila residenti. Quando arriverà un piano serio con numeri e tempi certificati per adeguare gli organici?
2. Permessi di soggiorno – Quasi vent’anni fa ANCI sperimentò con successo il trasferimento della competenza del rinnovo (non del rilascio) dei permessi di soggiorno ai Comuni. A Prato ci sono 50 mila residenti stranieri e questa riforma libererebbe risorse preziose delle Questure per la sicurezza e contrasterebbe la ricattabilità delle persone nel sistema di sfruttamento. Perché il governo è contrario a questa sperimentazione? 
3. Ispettori di polizia – Si registra una carenza del personale operativo del 30%. Quanti ispettori saranno assegnati alla Questura di Prato e con quali tempistiche precise?
4. Potenziamento strutturale – Condivide la proposta di innalzare il livello della Questura di Prato per affrontare meglio le sfide di una città ad alta complessità? Quando si procederà al potenziamento e alla riorganizzazione degli organici dell’Arma dei Carabinieri sul territorio provinciale? 
5. Tribunale – Con oltre 10mila sentenze arretrate e carenze di organico del 45% al Tribunale, 60% al Giudice di Pace, quando arriveranno i rinforzi e quali sono i tempi per smaltire il backlog? Quando arriveranno e quanti saranno i fondi per la riqualificazione del Tribunale di Prato?
6. ⁠Procura e UNEP – L’UNEP presenta carenze del 70% di personale. Quali rinforzi specifici sono stati previsti per coprire le drammatiche carenze di Procura e Ufficio Notifiche? Si prevede l’assunzione di interpreti a disposizione della Procura per indagini e intercettazioni? Quando estendere le tutele previste per i collaboratori di giustizia ai cittadini stranieri come chiesto dal Procuratore Capo di Prato? Ci sono i mezzi per fare una sezione distaccata della DDA, specializzata nel contrasto alla criminalità organizzata straniera?
7. Concorso amministrativi Giustizia – Del bando “tampone” di giugno 2025, quanti posti sono destinati al distretto Firenze/Prato e quando arriveranno effettivamente?
8. Carcere “La Dogaia” – Nel 2024 si sono registrati 6 suicidi, il numero più alto in Italia per un singolo istituto. A luglio 2025 è stato trovato un detenuto morto in isolamento. La CGIL denuncia che manca perfino un direttore stabile. Quali interventi immediati su personale, supporto psichiatrico, sicurezza e direzione?
9. Ispettorato del Lavoro – Con solo 9 ispettori operativi sui 17 previsti e appena 2 ispettori INPS, in una provincia dove il procuratore Tescaroli ha documentato infiltrazioni mafiose nel riciclaggio tessile, quando arriveranno i rinforzi per questo comparto strategico?
10 Potenziamento Polizie locali e Protezione civile – Riteniamo fondamentale consentire maggiore flessibilità all’assunzione di nuovi agenti per le polizie locali. A quando una norma che eviti i limiti del turnover e il limite della spesa assunzionale per le assunzioni di tale tipologia? Inoltre la Protezione Civile deve essere messa nelle condizioni di agire con rapidità. Servono procedure più snelle e risorse certe, per consentire interventi tempestivi e mirati.
A Prato non servono annunci da copione o dichiarazioni di circostanza: servono risultati verificabili. Mentre la deputata Mazzetti minimizza parlando di “enfasi mediatica”, i dati dimostrano una realtà ben diversa. Non accetteremo promesse generiche o impegni elettorali. Chiediamo che il ministro risponda pubblicamente con un piano misurabile e concreto. Sarà su questo che si valuterà la reale attenzione del governo alla città, non su semplici passerelle.
Marco Furfaro, deputato
Christian Di Sanzo, deputato
Monia Monni, assessora regionale
Stefano Ciuoffo, assessore regionale
Marco Martini, consigliere regionale
Simone Calamai, sindaco di Montemurlo e presidente Provincia di Prato
Guglielmo Bongiorno, sindaco di Cantagallo
Francesca Vivarelli, sindaca di Vaiano
Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano
Maria Lucarini, sindaca di Vernio