Lunghe attese e disagi alla distribuzione farmaci e presìdi sanitari della farmacia territoriale, al nuovo ospedale di Prato. Lo segnala un cittadino che stamani ha impiegato due ore per ritirare l’occorrente per il padre. Ecco il suo racconto: “Quando sono arrivato c’erano una ventina di persone davanti, fra cui diversi anziani, ad aspettare fuori al freddo, senza nessun tendone o posto dove sedersi, tranne qualche panchina bagnata dalla pioggia e senza indicazioni sul distanziamento da tenere.
Quando si arriva, non c’è nessun cartello che spieghi come comportarsi: io ho preso il numerino e solo dopo un sacco di tempo mi hanno detto che avrei dovuto prima consegnare il foglio della richiesta. Le persone non vengono fatte entrare negli uffici, ma servite da addetti che fanno la spola tra gli sportelli e l’esterno.
Ci hanno detto che la situazione è sempre questa e che devono far rispettare le misure anti-Covid, ma così è facile che gli assembramenti si formino fuori, anche solo per capire quando è il proprio turno. A un certo punto c’era il rumore dello sfiato del serbatoio dell’ossigeno e ci siamo dovuti avvicinare per sentire qualcosa. Diverse persone si lamentavano della situazione. Un signore urlava e minacciava di chiamare i carabinieri, perchè il dottore aveva prescritto male un presidio e il personale non sapeva cosa consegnargli. Si vede che chi ci lavora è sotto pressione e a volte risponde male alle persone in fila. Dopo quasi un anno di emergenza Covid, credo che questo servizio avrebbe potuto essere organizzato in maniera migliore”.
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