“Già prima dell’inaugurazione dell’Ospedale Santo Stefano facemmo presente a gran voce come si trattasse di una struttura sottodimensionata ed insufficiente per una città in crescita demografica. A poco più di dieci anni dall’entrata in funzione, è stato necessario correre ai ripari prevedendo una nuova palazzina. Una mancanza di programmazione che già all’epoca appariva evidente. E non è tutto, visto che la nuova palazzina conterà 110 nuovi posti letto: quando saranno disponibili, si arriverà ad un massimo di 650 posti letto in degenza, solo un centinaio di più di quanti ne aveva il vecchio Misericordia e Dolce agli inizi”. Lo sostiene Gianluca Banchelli, candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia, ponendo l’accento sulla sanità. “Penso poi alla Casa di Comunità di San Paolo che figurava già nel programma di Biffoni ai temi della ricandidatura: dopo le foto di rito prima delle scorse comunali alla presenza di Giani e dell’allora candidata a sindaco Bugetti, con tanto di posa della prima pietra, il cantiere non è mai iniziato. Un simbolo del fallimento del Partito Democratico in termini di sanità – ha aggiunto – per non parlare del sedicente “parco centrale” previsto nell’area dell’ex-Med: il progetto era del 2017 e l’intervento avrebbe dovuto essere completato da tempo. Ancora oggi, invece, non è dato sapere con certezza cosa sorgerà nell’area. Mi sembra che la confusione e sperpero di denaro pubblico non manchino tra le fila del centrosinistra. Io credo che dall’area ex-MeD possa passare il futuro dell’area centrale di Prato, per riportare i servizi pubblici verso il centro della città. Anche perché le carenze e le necessità sono molteplici, dalla nuova palazzina della polizia locale alla nuova sede della questura. E, non ultimo, il tribunale”.