25 Febbraio 2021

L’Avis Montemurlo dona 2mila salviette igienizzanti agli studenti della scuola media e del Liceo Brunelleschi


Prevenzione e solidarietà, due messaggi importanti, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, che Avis Montemurlo, con il patrocinio del Comune di Montemurlo, ha voluto portare nelle scuole del territorio attraverso la donazione di oltre 2mila salviette igienizzanti per provvedere alla pulizia delle mani in classe.

La donazione ha coinvolto gli studenti della scuola media “Salvemini – La Pira” di via Deledda e gli studenti del Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” di Oste. Alla consegna del materiale erano presenti il sindaco Simone Calamai, l’assessore alle politiche sociali, Alberto Fanti e quello alla scuola, Antonella Baiano, le presidi del comprensivo “Margherita Hack”, Maddalena Albano, ( con il vice preside Cosimo Rinaldi) e del liceo Brunelleschi, Maria Grazia Ciambellotti.

Il presidente della sezione montemurlese di Avis, Agostino Genduso e il presidente onorario Giancarlo Casaioli, hanno ricordato ai ragazzi l’importanza della donazione di sangue, un gesto di solidarietà, fondamentale per garantire cure adeguate in occasione di gravi traumi ed incidenti, in numerosi interventi chirurgici, nei trapianti di organi, nelle malattie oncologiche e in molti altri casi ancora. « Abbiamo voluto incontrare gli studenti per donare loro queste salviette igienizzanti che li possono aiutare a prevenire il contagio, ma anche per trasmettere l’importanza della solidarietà e dell’impegno nell’associazionismo – spiega il presidente di Avis, Agostino Genduso– Speriamo che il nostro invito alla donazione possa arrivare alle famiglie degli studenti, perché c’è sempre bisogno di sangue, un gesto semplice e sicuro che può salvare molte vite».

Anche il sindaco Simone Calamai ha sottolineato l’importanza della campagna di sensibilizzazione:« Questo periodo di emergenza sanitaria non ci deve vedere ancora più impegnati in gesti concreti di solidarietà. Donare sangue è uno di questi. È importante trasmettere ai più giovani l’importanza della donazione perché se il Covid fa paura, ancora più temibile è l’egoismo e l’indifferenza verso il prossimo».

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