Negli ultimi due giorni, all’ospedale di Prato sono state ricoverate 20 persone in più per coronavirus. I degenti in area Covid sono oggi 149, a cui si aggiungono i 18 pazienti gravi in terapia intensiva. In leggero aumento anche i Covid positivi seguiti al centro Pegaso ex Creaf di via Galcianese: oggi sono 37, dopo tre nuovi ingressi e una dimissione. Completano il quadro i 41 posti letto occupati sui 42 al Centro Melagrana di Narnali.
Il trend conferma la risalita del contagio a Prato, zona rossa a partire da oggi. In questa terza ondata, da fine gennaio ad una settimana fa, i casi trattati all’ospedale Santo Stefano sono oltre 300, un numero molto superiore ai 228 della prima ondata di un anno fa, e molto vicino ai 355 della seconda ondata di ottobre-novembre e dicembre.
Rispetto ai mesi scorsi la dotazione di posti letto disponibili a Prato è potenzialmente superiore, ma alcuni pazienti pratesi sono dirottati in altri ospedali a Firenze e Pistoia. Il Centro Pegaso, inaugurato lo scorso dicembre e destinato ai casi meno gravi, è ampiamente sottoutilizzato. Al taglio del nastro furono annunciati 340 posti letto; poi una parte dei locali è stata allestita a centro di vaccinazione e i posti a disposizione per la degenza sono scesi a 190. Di questi, ne sono adesso occupati meno di un quinto.
Sul Centro Pegaso interviene l’opposizione. Secondo il consigliere della Lega Marco Curcio: “Il reparto Covid all’ex Creaf ha qualcosa di ridicolo: inaugurato mesi fa, siamo in piena terza ondata, mancano posti letto, e con Prato ormai in zona rossa al Creaf mancano infermieri e su 190 posti, solo 1 su 5 può essere utilizzato: così i cittadini si sentono presi per i fondelli. Al Creaf o c’è una maledizione o c’è malgoverno”.
Sul caso intervengono anche Claudio Belgiorno e Tommaso Cocci, consiglieri di Fratelli d’Italia: “Ricordiamo tutti che l’8 dicembre 2020 in pompa magna il Presidente della Regione Eugenio Giani, scortato dal Sindaco Biffoni e dalle massime autorità cittadine, ha inaugurato il centro Covid di via Galcianese per il quale sono stati spesi ben 5 milioni di euro.
Tutto il centrosinistra Toscano dichiarava a gran voce che questa struttura realizzata a tempi di record, almeno così ci hanno raccontato, avrebbe ospitato ben 400 pazienti Covid, poi ridimensionati a 190. Solo 3 mesi fa, Giani e Biffoni ci raccontavano che la struttura dell’ex Creaf sarebbe stata una risorsa sanitaria per tutta la Toscana nel caso in cui ci fosse stata una prevedibile impennata di casi.
Ora che si è manifestata l’annunciata terza ondata l’immobile di Via Galcianese non è in grado di ospitare 400 pazienti Covid, come annunciato all’inizio, né 190, e non è in grado di assistere nemmeno 50 degenti! Perché? Perché manca il personale e ora i pazienti Covid della Provincia vengono inviati in altre strutture sanitarie.
Fratelli d’Italia per prima già da Novembre chiedeva di poter visitare la struttura con la commissione consiliare urbanistica, ma questo sopralluogo non si è mai verificato, poiché il Comune ha sempre ribattuto la sua non competenza, eppure il Sindaco e tutto il centrosinistra si sono accalcati per farsi fotografare il giorno dell’inaugurazione del centro Pegaso. È gravissimo che il Partito Democratico abbia voluto fare una operazione di mera propaganda annunciando 400 posti letti per poi non riuscire nemmeno a garantirne 1/10. Questo non è becero populismo?”