23 Ottobre 2025

Ambulanza entra in ztl durante il trasferimento di un paziente all’ospedale e viene multata

L'associazione di volontariato si è vista respingere il ricorso e confermare la multa, con annessa richiesta di fermo amministrativo per il mezzo. La replica del Comune.

Un’ambulanza entra nella ztl durante un trasferimento di un paziente all’ospedale  e viene multata. L’associazione di volontariato fa ricorso, ma viene respinto con conseguente richiesta di fermo amministrativo per il mezzo.
E’ questa la storia che vede protagonista la Croce Viola – Pubblica Assistenza di Sesto Fiorentino. Tutto ha inizio il 20 gennaio 2020, quando un’ambulanza dell’associazione di volontariato entra all’interno della ZTL di Prato, per accompagnare una paziente proveniente dal reparto di neurochirurgia di Careggi al vecchio ospedale Misericordia e Dolce.
Un accesso che non sfugge all’occhio elettronico del Comune di Prato, che registra in via dei Tintori un transito nella “zona a traffico limitato ZTL A senza autorizzazione” con conseguente emissione di un verbale da 98 euro. Verbale che, in tempi di pandemia e con l’associazione impegnata su ben altri fronti, viene smarrito e sfugge alla tempestiva contestazione.

A settembre 2024 alla sede dell’associazione arriva un’ingiunzione di pagamento da parte della società ‘Sori’ per conto del Comune di Prato che, facendo riferimento al verbale di gennaio di 4 anni prima, chiede il saldo di quanto dovuto, che nel frattempo da 98 euro è schizzato a 316,54 euro.

A quel punto l’associazione chiede il riesame del provvedimento, seguendo le istruzioni riportate sull’ingiunzione, e alcuni giorni dopo invia per posta elettronica certificata la documentazione comprovante il fatto che a commettere l’infrazione di violazione della ZTL sia stata un’ambulanza, allegando anche la richiesta di attivazione del trasporto sanitario da parte dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi.

“In un mondo normale – commenta il presidente dell’associazione Alessandro Iasiello – questo sarebbe bastato ad annullare ogni tipo di contestazione. A Prato, invece, le cose devono funzionare in un altro modo. Perché non solo il ricorso è stato respinto ma la società Sori ha fatto partire nel maggio di quest’anno una procedura di iscrizione di fermo amministrativo di una nostra ambulanza, peraltro neppure quella oggetto della violazione della ZTL, che ci è stata notificata pochi giorni fa, con la cifra da pagare che ormai tra spese di notifica ed esecutive sfiora i 400 euro”.

“Pensare di mettere un fermo amministrativo a un’ambulanza è una follia – sbotta il direttore della Croce Viola, Davide Costa – Quando la burocrazia diventa stortura, arriva il momento di denunciare quello che succede: bloccare un mezzo che ogni giorno i nostri volontari gratuitamente mettono a disposizione della popolazione è un’operazione senza senso. Il Comune di Prato ha sbagliato tre volte: la prima quando non ha annullato il verbale in autotutela una volta visto che a entrare nella ZTL era stato un’ambulanza, la seconda quando ha respinto il motivato ricorso che abbiamo presentato, e la terza quando ha anche solamente pensato di mettere un fermo amministrativo a un’ambulanza di soccorso”.

“Aspetteremo qualche giorno prima di pagare – conclude il presidente Iasiello – e nel frattempo ci auguriamo che il Comune di Prato capisca l’errore e si metta in contatto con noi, impegnandosi a risolvere una questione che ormai ha non solo del paradossale e del kafkiano, ma si configura come un’enorme ingiustizia”.

Nel pomeriggio è arrivata una nota del Comune per cercare di fare chiarezza:
“Il Comune di Prato ha appreso dalla stampa dell’accertamento risalente al 24 gennaio 2020 a carico del mezzo della Croce Viola – Pubblica Assistenza di Sesto Fiorentino. Trattandosi di iniziativa connessa al volontariato in ambito socio-sanitario, ha avviato una serie di verifiche in via urgente, ottenendo come riscontro che Sori ha già comunicato ai diretti interessati che non darà esecuzione al fermo amministrativo del mezzo poiché il veicolo in questione è da considerarsi bene strumentale all’attività di impresa – si legge nella nota – Dalle prime, urgenti, verifiche effettuate dal Comune, sarebbe emersa la mancata contestazione del verbale da parte degli interessati di fronte alle autorità competenti entro i termini previsti dalla normativa di riferimento dopo la notifica della sanzione nonché la mancata impugnazione della cartella esattoriale nel 2024. Le eventuali ragioni di necessità connesse al servizio di emergenza, infatti, potevano essere rappresentate: in tal modo sarebbe stato possibile effettuare interventi con tempestività.

Nella grande considerazione che il Comune di Prato riserva all’attività delle associazioni di volontariato, che svolgono un servizio con dedizione e generosità a favore della collettività, sono in corso ulteriori accertamenti e verifiche in merito alla vicenda” conclude la nota del Comune.