Doveva essere agli arresti domiciliari a casa della nonna a Napoli, per aver commesso una rapina aggravata, e invece era a Prato, assieme ad un complice, per tentare la truffa a due anziani coniugi. Il malvivente, un giovane italiano di 26 anni – già evaso dai domiciliari due volte in un mese per compiere altri reati contro il patrimonio – è stato arrestato martedi pomeriggio dalla squadra mobile, intervenuta grazie alla lucidità dei due ultraottantenni, che si sono insospettiti di fronte alle richieste di un sedicente carabiniere di versare 7.500 euro per immediate cure da prestare al nipote, vittima di un incidente stradale e bisognoso dell’amputazione di una gamba. La richiesta, giunta per telefono, è parsa strana all’anziano pratese, che già mesi addietro era stato contattato con simili modalità truffaldine. L’uomo ha così passato il telefono alla moglie e nel frattempo ha chiamato il 112. Mentre gli agenti si recavano, in borghese, nell’appartamento dei coniugi, l’anziana ha retto il gioco al telefono dicendosi disposta a consegnare 6.500 euro in contanti e dei gioielli. All’arrivo del 26enne, che avrebbe dovuto ritirarli, il truffatore è stato bloccato dai poliziotti. Il giovane – residente a Napoli e con precedenti per rapina, truffa e spaccio di droga – ha fornito una falsa identità, ma non ha evitato l’arresto. Il Tribunale ha accolto la richiesta della Procura e ha applicato nei confronti dell’indagato la custodia cautelare in carcere.
Dal mese di aprile scorso, a Prato, sono state altre 4 le truffe ad anziani sventate grazie all’intervento di polizia e carabinieri, con contestuale arresto di una decina di malviventi. Il procuratore Luca Tescaroli e le forze dell’ordine invitano le persone anziane a contattare il numero di emergenza 112 in caso di sospetti e a non far entrare estranei nelle proprie abitazioni.
