15 Maggio 2021

Il Governo al lavoro per permettere agli enti locali di ridurre la Tari ai settori penalizzati dalla pandemia


L’abbattimento della Tari per i mesi di chiusura o riduzione dell’attività produttiva è una delle richieste avanzate dalle categorie economiche per sostenere chi, anche in questo 2021, ha dovuto abbassare la saracinesca a causa della pandemia. Come nella prima fase dell’emergenza Covid, il Comune di Prato si è impegnato a mettere in atto tutti gli interventi possibili affinché la norma nazionale consentisse agli enti locali di abbattere il costo della Tari ai settori più colpiti dalle chiusure. La risposta arriva direttamente dal Governo, tramite la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Caterina Bini. La senatrice Bini e l’assessore al Bilancio del Comune di Prato Benedetta Squittieri hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche pratesi proprio per un aggiornamento sui provvedimenti previsti dal decreto sostegni 2, in particolare riguardo la Tari. “Lo stanziamento annunciato dal Governo ci consente di poter prevedere, come nel 2020, una riduzione della Tari per le attività costrette alla chiusura nei mesi passati. La ripartenza è alle porte, tutto quello che può essere fatto per aiutare chi lavora deve essere messo in atto nel breve periodo” ha detto Squittieri.

Novità ci saranno già dalla prossima settimana, come ha spiegato ai rappresentanti delle categorie economiche l’onorevole Bini: “Quello tra Governo e Parlamento è stato un lavoro intenso e produttivo che ha portato all’approvazione del Decreto Sostegni 1, all’interno del quale hanno trovato spazio molte delle istanze presentate dalle categorie economiche, come ad esempio l’esenzione dal versamento del canone unico fino al 31 dicembre e l’esenzione dal pagamento della prima rata Imu anche per pubblici esercizi e comparto turistico – ha ricordato la sottosegretaria -. L’impegno per le categorie più colpite dalla pandemia non si è ancora concluso. L’obiettivo è quello di intervenire ulteriormente con il DL sostegni bis, che verrà probabilmente approvato in Cdm la prossima settimana, attraverso una serie di provvedimenti urgenti e necessari, come la riduzione Tari – previsti 600 milioni di euro per gli enti locali – e il sostegno al credito per le imprese. Anche i lavoratori stagionali, specialmente gli agricoli e quelli del settore turistico, così come tutto il comparto cultura e spettacolo, uno dei settori più penalizzati dalla crisi pandemica, dovranno necessariamente avere un’attenzione particolare nel prossimo decreto”. Provvedimenti che, come ha ribadito Bini, guardano a una immediata ripartenza: “Il Governo sta intervenendo e interverrà con tutte le risorse a disposizione, non lasciando nessuno indietro, e guardando con ottimismo alle riaperture e alla campagna vaccinale, che sempre di più sta raggiungendo i numeri giornalieri previsti”.

Durante l’incontro sono state messe all’attenzione del Governo anche altri temi, in particolare la necessità di misure finalizzate a sostenere l’erogazione del credito per le piccole e medie imprese e a prorogare fino al 31 dicembre 2021 la scadenza del regime di garanzia dello Stato sui prestiti.