Si profila il processo col rito abbreviato per il giovane di Montemurlo accusato di essere il presunto capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali. Lo hanno chiesto gli avvocati difensori dell’imputato, oggi 24enne, nell’udienza che si è svolta stamani nel tribunale di Firenze davanti al gup Sara Farini.
Già dal mese di giugno il giovane, presente all’udienza di oggi, non è più sottoposto ai domiciliari, terminati esattamente un anno dopo il suo arresto. Per lui rimane solo il divieto di avvicinamento alle persone offese.
Questa mattina i legali dell’imputato, difeso da Fenyes, Badiani e Orlandi, hanno inoltre depositato le consulenze di parte. Il gup ha rinviato la discussione all’8 ottobre per il pm Eligio Paolini e le parti civili e il 22 ottobre per la difesa.
Ricordiamo brevemente la vicenda. Il ragazzo di Montemurlo, accusato di riduzione in schiavitù e violenza sessuale, avrebbe creato una setta con lo scopo di infliggere abusi sessuali su un gruppo di 13 giovani, tra cui anche due minorenni.