25 Novembre 2025

Sottopasso del Soccorso, le ipotesi per mitigare l’impatto del cantiere su viabilità, famiglie ed imprese

Oggi nuovo incontro tecnico con Anas, Regione, Provincia e Aci. Tra le proposte avanzate dal Comune l'incremento dei sistemi di info-traffico, videosensori ed eliminazione di alcune rotatorie

Attutire l’impatto del cantiere per la costruzione del sottopasso del Soccorso attraverso sistemi di info-mobilità, sensori di traffico che smistino le auto nelle ore di punta verso la viabilità alternativa per non ingolfare le strade urbane e interventi infrastrutturali sull’anello stradale di competenza comunale formato da Asse delle industrie, viale Berlinguer e Tangenziale per fluidificare il traffico: sono alcune delle proposte del Comune di Prato presentate stamani nell’incontro tecnico convocato dal Commissario straordinario con Anas, gestore del maxi intervento del tunnel del Soccorso, Regione Toscana, Provincia di Prato e Aci. L’obiettivo è organizzare la viabilità alternativa per mitigare gli effetti del cantiere sulla Declassata, che nel tratto del Soccorso attualmente è percorsa da circa 55.000 veicoli al giorno in entrambi i sensi di marcia, a fronte di tre anni di lavori necessari alla costruzione dell’opera: il tavolo tecnico con gli Enti coinvolti nella realizzazione del sottopasso è stato disposto dall’Amministrazione commissariale per affrontare preventivamente  le criticità e le relative soluzioni per mitigare i disagi sulla vita di cittadini, famiglie e imprese derivanti dall’esecuzione dei lavori e dal traffico di attraversamento, in considerazione del fragile equilibrio della viabilità urbana. “Il nostro obiettivo è quello di lavorare in squadra nell’ottica della prevenzione per contenere l’impatto per famiglie, cittadini e imprese di un cantiere così importante” – ha dichiarato il Commissario straordinario.

 

 

Diverse le ipotesi presentate nell’incontro dal Comune di Prato, tra cui l’incremento dei cartelli luminosi di info-mobilità (attualmente ce ne sono cinque in città di cui due all’ingresso dei caselli autostradali di Prato est e Prato ovest) con telecamere e sensori nei punti di snodo che rilevando eventuali file siano in grado di suggerire percorsi alternativi e tempi di percorrenza. Inoltre per rendere il flusso veicolare più scorrevole sono stati prospettati interventi di eliminazione di alcune rotatorie sugli assi stradali già esistenti  di competenza comunale e risagomatura di altre in modo da non creare “tappi”.

Sullo sfondo anche soluzioni più strutturali, come la realizzazione della strada di congiunzione tra Asse delle industrie e Tangenziale di Campi Bisenzio -circa 800 mt di strada al confine tra i Comuni di Prato e Campi Bisenzio – e la realizzazione del lotto 4B della Seconda Tangenziale che congiungerebbe viale Manzoni con viale dell’Unione Europea, di competenza provinciale, che imbriglierebbero soprattutto il traffico pesante in entrata o uscita dai caselli autostradali.

Il tavolo tecnico per la viabilità alternativa al sottopasso tornerà a riunirsi prima di Natale insieme alle aziende dei sottoservizi, tra cui Publiacqua, Enel e Toscana Energia.