1 Dicembre 2022

Piano lavoro sicuro: in 8 anni triplicate le aziende trovate in regola ai controlli

La fase 4 si chiuderà tra un anno. ma già si pensa a proseguire il progetto con alcune variazioni


Oltre diecimila aziende controllate a Prato e provincia da quando nel 2014 è partito il piano lavoro sicuro, aziende regolari passate dal 20% del 2014 al 64% del 2022. Eppure, nonostante questo, nell’anno in corso i controlli hanno fatto emergere che in 2 ditte controllate sono stati trovati dormitori strutturati. Segno che il lavoro fatto in questi anni è servito e ha dato risultati, ma la guardia non andrà abbassata anche dopo il dicembre del 2023, quando si concluderà la fase 4 del piano.
Questa mattina al Centro Pecci si è tenuto il convegno “Lavoro Sicuro – Analisi e prospettive”, che ha presentato gli interventi svolti dalla Regione Toscana, dal Comune di Prato e dalla Procura della Repubblica di Prato a nove anni dalla tragedia dell’incendio al Teresa Moda il 1° dicembre 2013, in cui morirono sette operai cinesi.
I numeri mostrano che dormitori abusivi, impianti elettrici non a norma, carenze igieniche, sequestri e chiusure in questi 8 anni sono andati scemando. Solo a Prato sono 786 i dormitori abusivi rimossi dalle aziende.

 

L’assessore alla sicurezza urbana e polizia municipale Flora Leoni ha presentato i quattro progetti promossi dal Comune di Prato nel protocollo «Sismico» ( Sistema Mirato dei Controlli Antievasione) , Cerbero ( Controlli attività prevalentemente commerciali e produttive ) , Black Friday ( controlli attività produttive con posizioni debitorie elevate) e Cerbero Plus (Controlli complessi immobiliari misti), contro l’evasione fiscale e per il recupero crediti dei tributi locali TARI – il più “pesante” – IMU, COSAP, TASI, ICP, sanzioni del Codice della strada, oneri non versati pratiche edilizie e pubblica istruzione, avviati in collaborazione tra polizia municipale, ufficio immigrazione, Alia, Sori e ufficio tributi del Comune. Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre 2022 Sismico ha riportato nelle casse comunali 703mila euro. Guardando anche agli anni precedenti, dal canale ASL – Piano Lavoro Sicuro dal 2014 sono stati incassati 4.601.741 euro, dal canale Cerbero dal 2018 559.626 euro, da Black friday dal 2018 534.154 e da Cerbero plus dal 2019 49.978 euro. Risultati, come sottolineato dall’assessore Leoni, che confermano Prato come il Comune più virtuoso in Toscana per il recupero dell’evasione fiscale e fra i primi in Italia: dal 2014 al 2022 sono stati incassati in tutto 6.448.189.

A questa cifra si aggiunge l’attività di recupero dell’evasione che il Comune porta avanti insieme all’Agenzia delle Entrate, arrivata a circa 4.200.000 euro in dieci anni di attività, superando quindi i 10 milioni di euro che, in meno di 10 anni, il Comune ha incassato nell’ambito del recupero dell’evasione fiscale. I 4,2 mln già iscritti nel Bilancio comunale corrispondono al 100% della quota recuperata che il Ministero ha garantito fino al 31 dicembre 2021 ai Comuni impegnati a rilevare le posizioni debitorie, con proroga del decreto fiscale 2019.La proroga è scaduta e pertanto, se non ci saranno interventi legislativi da parte dello Stato, l’incentivazione ministeriale sarà ridotta al 50% delle maggiori imposte e sanzioni riscosse a titolo non definitivo.