Sequestrate due ditte ai Ciliani davanti alla tv sudcoreana, trovati macchinari non più a norma
Ancora un duplice sequestro ai Ciliani da parte della squadre interforze, che stavolta ha operato sotto lo sguardo di una troupe giornalistica proveniente addirittura dalla Corea del Sud per fare un reportage sulla comunità cinese di Prato destinato ad essere trasmesso sulla tv nazionale di Seul.
Il blitz, coordinato dalla questura, si è svolto stamani e ha portato al sequestro di due ditte cinesi ospitate in un unico capannone. Nel corso del blitz sono stati messi i sigilli anche a 56 macchinari, undici dei quali probabilmente “riciclati” da altre attività e non più a norma con le attuali disposizioni in materia di sicurezza. Quindi potenzialmente molto pericolosi per i lavoratori. Trovati anche quattro clandestini, tre in una ditta e uno nell’altra. La polizia municipale ha poi sequestrato il capannone che risulta di proprietà di quattro fratelli pratesi ed era stato affittato per un canone annuo complessivo di quasi 25mila euro. All’interno erano stati realizzati numerosi abusi edilizi con una vera e propria area dormitorio. Presenti anche due cucine di fortuna, in precarie condizioni igienico-sanitarie. In un angolo dl capannone, poi, erano accatastati numerosi pannelli in cartongesso, probabilmente pronti ad essere usati per ampliare l’area dormitorio. I quattro clandestini sono stati denunciati, al pari dei titolari delle due aziende: un cinese di 34 anni e uno di 46 anni. Rimosse anche 7 bombole del gas, mentre la Direzione provinciale del lavoro ha sospeso l’attività della prima ditta che impiegava a nero, oltre ai tre clandestini, anche tre cinesi regolari in Italia ma privi di contratto. La Forestale ha invece multato entrambe le attività per l’omessa tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti.