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Uno sport senza stereotipi di genere: nuovo progetto europeo del Cgfs

Promuovere lo sport senza stereotipi di genere. E’ il progetto europeo, denominato ‘Swost’, che il Cgfs sta portando avanti assieme a partner di rilievo fra i quali la Uefa Foundation for Children, le università finlandesi, turche, di Belgrado, del Montenegro, di Verona e di Bruxelles, solo per citarne alcuni. Il progetto nasce dal percorso effettuato in precedenza, sempre in ambito europeo, con Twost, allenamenti senza stereotipi di genere. Cammino concluso a ottobre 2021 con un convegno internazionale a Prato alla presenza di oltre 150 partecipanti italiani e stranieri. Adesso il Cgfs assieme ai partner europei vuole entrare ancor di più nel merito della questione di genere in ambito sportivo. Un percorso che ha visto una riunione collettiva nei giorni scorsi in Francia.
Lo strumento di autovalutazione, validato scientificamente, consentirà alle associazioni sportive di comprendere il proprio impegno in termini di promozione di genere e di ricevere un marchio di qualità: livello oro, argento, bronzo e legno. Il lavoro da fare è lungo. Per fare un esempio, le statistiche europee parlano che solo il 30% degli allenatori è di genere femminile, e la percentuale cala con l’aumentare del livello di competizione. Il progetto cercherà di coinvolgere 500 associazioni sportive in tutta europa. E risultati e buone pratiche saranno poi messe in mostra a settembre in un convegno organizzato alla Uefa Foundation for Children.

Nel servizio l’intervista Cristina Agostinelli, responsabile settore bandi e progetti del Cgfs