6 Settembre 2011

Silli e il sindaco di Pavia uniti nel chiedere per i Comuni una parte del prelievo sui trasferimenti
di denaro all’estero


Sulla base del dibattito politico delle ultime settimane concernente la manovra fiscale sarebbe previsto ad oggi, se la manovra fosse approvata, un prelievo del 2% per i trasferimenti di somme di denaro all’estero tramite banca o tramite Money Transfer. Sulla questione intervengono il sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, 32 anni e l’assessore all’immigrazione di Prato, Giorgio Silli ,34 anni. “Se si considera che i money transfer in Italia sono circa 30.000 , dei quali circa 16.000 aperti negli ultimi 3 anni, per rimesse verso il proprio paese di origine, da parte di immigrati che lavorano sul suolo nazionale, si può facilmente capire l’entità del gettito che questa imposta potrà dare – dicono i due amministratori – Di fatto i capitali che vengono rimessi verso l’estero (solo da Prato verso la Cina circa 1,5 milioni di euro al giorno ) non vengono spesi sul territorio con un conseguente impoverimento dello stesso. Pensiamo sia legittimo, da parte dei comuni, pretendere che una parte di questa imposta venga riconosciuta e riversata alle amministrazioni locali, fin troppo, ad oggi, falcidiate dalle manovre degli ultimi anni. In casi come Prato e Pavia ed altre citta’ con un numero più o meno importante di migranti, sarebbero cosi’ gli immigrati che, con le imposte pagate sulle loro rimesse all’estero, diventerebbero in parte finanziatori di quei servizi comunali dei quali fino ad adesso anche loro hanno usufruito, nell’idea di gestione o prevenzione del fenomeno. Questa e’ una proposta concreta che sottoporremo ai nostri deputati di riferimento e alla commissione ANCI quanto prima’’ dichiarano Cattaneo e Silli

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bob
bob
12 anni fa

… mi pare il minimo…. specialmente in città come la nostra dove l’evasione fiscale da parte dei cinesi sfiora il 100% !!!
Ennoncivorrebenullaafarlecosecomesideve per rimettere a posto la città!!

Rigotti Fedora
Rigotti Fedora
12 anni fa

Sappiamo, che è di dominio pubblico, che le Aziende Cinesi, non pagano
neppure la spazzatura, che lasciano le cartelle impagate..sappiamo che esiste una manodopera di cinesi privi di permesso di soggiorno..sappiamo che trasferiscono quotidianamente molto denaro in c.c cinesi. E se le tasse fossero applicate proprio sui trasferimenti? non trattenendo una parte in deposito, qùì, che non potrebbe essere infruttifero, per le varie leggi in vigore e che infine costerebbe, ma proprio una tassa anche minima, sul totale del trasferimento. chiaramente una qualsiasi azienda ha costi e ricavi, profitti e perdite, ma per ovviare al proplema di una eventuale dichiaarazione in perdita, ..dire, che tu perdi o che tu guadagni, il costo del trasferimento è valutato in percentuale xy.