Una sperimentazione per prevenire episodi di conflittualità sociale e aiutare il reinserimento di chi fatica a rispettare le regole di buona convivenza della società. Dal mese di novembre il Comune siglerà le convenzioni con i carabinieri in congedo, l’associazione dei vigili urbani in pensione e attiverà la figura degli operatori di strada. L’obiettivo è quello di garantire la presenza sul territorio di personale specializzato che da un lato possa dialogare con soggetti a rischio emarginazione (soprattutto giovani) e dall’altro rappresentare un deterrente per i fenomeni di criminalità. Ai vigili urbani in pensione sarà assegnata l’area della stazione centrale. Carabinieri in congedo e operatori di strada si divideranno Serraglio e centro storico. Vigili e carabinieri se dovessero assistere ad episodi di criminalità assicureranno un’immediata richiesta di intervento alle forze dell’ordine. E più in generale daranno informazioni alla cittadinanza. Gli operatori di strada (figura già usata a Firenze per la zona delle Piagge) saranno invece fra i tre e i cinque e proveranno a dialogare con i giovani per capire chi sono, cosa fanno ed evitare che possano ripetersi situazioni come quella della maxi rissa in piazza delle Carceri. Quest’ultimi saranno presenti nell’area compresa fra via arcivescovo Martini, piazza Mercatale e appunto le Carceri. “La repressione da sola non basta – spiega il vicesindaco Simone Faggi – ma serve lavorare in ambito di prevenzione. L’obiettivo è evitare che si debba fare ricorso all’intervento delle forze dell’ordine per episodi di violenza o criminalità. Mi preme precisare che queste convenzioni non hanno niente a che vedere con le ronde. Saranno figure d’aiuto alla cittadinanza. Gli operatori di strada inizialmente effettueranno una mappatura del territorio. Poi dall’anno prossimo sarà pubblicato un bando al quale potranno partecipare persone con specifiche competenze in campo educativo. I costi per il Comune saranno contenuti e per questo mi sento di ringraziare le associazioni di vigili urbani e carabinieri per lo spirito d’amore verso la città”.
Stefano De Biase
Cosa sono gli operatori di strada?
i carabinieri in pensione vs gente con coltelli e asce?siamo fuori dal mondo.
a me viene da ridere…
chiamiamole corvee ?
Questi comuni sono male informati,perchè esistono associazioni con qualifiche di pubblici ufficiali conferite dai vari prefetti e Provincie di tutta italia. Impiegare associazioni come i carabinieri in congedo e vigili urbani non servono a niente perchè sono solo associazioni di protezione civile. Queste invece possono fare tanto come i controlli per le discariche abusive se vedono risse,furti in atto ecc… possono intervenire e fermare le persone che stanno commettendo quella fragranza di reato!!! E qui a Prato si continua ancora a coinvolgere queste associazioni.