Pendolari bistrattati, treni soppressi e stazione di Borgonuovo abbandonata. Sono i tanti problemi elencati nella lettera di una nostra lettrice (Chiara Consumi), che dopo l’ennesimo disservizio ha deciso di sfogarsi. Di seguito il testo della lettera: “Sono pendolare da Prato Borgonuovo a Firenze. Oggi 24 ottobre con il proclamato sciopero del personale di Trenitalia mi accingo a prendere il treno 6607 per Santa Maria Novella, unico treno nella fascia 07.00 – 09.00 garantito in caso di sciopero (il treno 6609 non è garantito e spesso esposto a cancellazioni). All’arrivo in stazione il treno 6607 è annunciato con 10 minuti di ritardo, dopo dieci minuti viene annunciato come soppresso. I pendolari di Borgonuovo non hanno alternative se non arrangiarsi con mezzi propri e a proprie spese perchè aspettare 40 minuti in stazione il treno successivo senza la certezza che passi è un assurdo. Vado a Prato Centrale a mie spese pagando il biglietto della Lam e prendo un altro treno. Sono già in ritardo per arrivare al lavoro. Questi sono i diritti dei pendolari che pagano l’abbonamento. Questo è il servizio offerto alle centinaia di pendolari che ogni giorno hanno ancora la pretesa di arrivare o partire dalla stazione di Prato Borgonuovo – stazione con ampio bacino di utenza che copre l’intera zona ovest di Prato e il nuovo ospedale. Non piu tardi di ieri il treno da Firenze a Borgonuovo delle 18.47 era stato soppresso”.
Coinvolgete Rossi .
Rossi gira con l’auto della regione pagata da noi,un piglia mica il treno,sai a lui quanto gli importa?
che problema c’è?tra poco ci fanno la pista parallela, prato sarà più vicina a firenze,perché vi lamentate sempre?prendete l’aereo e andate a firenze,e non vi lamentate sempre dai,avete voluto biffoni?o prendetevi le conseguenze.