25 Novembre 2015

Blitz anti-prostituzione, un uomo italiano aiuta a fare i bagagli in un appartamento di piazza Mercatale: “Non sono il proprietario…” VIDEO


La piazza ora è davvero pulita. Il nome dell’operazione della Guardia di Finanza, all’indomani del blitz che ha portato a 38 denunce per favoreggiamento della prostituzione, si è tramutato in realtà. Le prostitute cinesi che contattavano i clienti in Piazza Mercatale, via Sant’Antonio, via Bologna, piazza del Mercato Nuovo non si vedono più. Soddisfatti residenti e commercianti della zona, e i frequentatori dei giardini al Mercatale: “Speriamo che riescano a tenere sotto controllo la situazione e non si torni al passato: questo è ciò che noi cittadini si aspettano – dice un signore – Era una situazione veramente insostenibile con una larga parte di piazza Mercatale che non era possibile frequentarla da parte di bambini e donne ad esempio. Questa pulizia doveva essere fatta prima”.
Non la pensa alla stessa maniera un signore italiano che in piazza Mercatale entra ed esce da uno degli appartamenti oggetto del blitz di ieri dalla Finanza. Porta via e carica in macchina ingente quantità di materiale, parla animatamente con le signorine cinesi che qui abitano e pare allontanarle dall’immobile. Poi ai nostri microfoni definisce l’operazione “intempestiva”, attribuisce le motivazioni dei controlli al “contesto mondiale e all’Isis”… ed esclude qualsiasi responsabilità: “Ho degli amici coinvolti in questa situazione. Sto spostando i bagagli di una persona che ha bisogno di spostare i bagagli…ma non si tratta delle prostitute cinesi…”. Guarda l’intervista completa…

In via Sant’Antonio la situazione è assai migliorata, ma alcuni movimenti di signorine cinesi seguite a breve distanza da signori italiani ci sono ancora, così come permangono le prostitute che ricevono i clienti direttamente nelle loro abitazioni. “Noi facciamo contratti di luce, gas e telefono e vendiamo porta a porta – dicono due ragazzi che troviamo in piazza Mercatale -. Qui è pieno di case affittate alle prostitute…con il nostro lavoro ne incontriamo tante…ci chiedono anche i soldi… e ci dicono: ‘voliamo fale qualcosa, fale amole?’”.

Il fenomeno dell’adescamento in strada, anche di giorno, è presente inoltre a poca distanza, come si vede nelle immagini sotto in cui gli studenti appena usciti da scuola si imbattono in due prostitute sul marciapiede di via Firenze.

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Caio
Caio
8 anni fa

Aspettiamo i commenti di alcuni elementi dell’opposizione.

Tizio
Tizio
8 anni fa

Per Prato il mestiere più antico del mondo è una maledizione. Purtroppo tale logica di scontra con quella di altre città, da Las Vegas, ad Amsterdam, Berlino, etc. dove il fenomeno è una benedizione (ed addirittura protagonista di gadget ricordo) : deserti in cui la prostituzione costituisce un’indotto economico florido, foriero di turismo Se si parla di adescamento in strada, di interlocutori della mala, di coercizione e di sfruttamento, siamo tutti d’accordo . Non siamo d’accordo invece nell’ipocrisia salvifica che demonizza tout Court il mercimonio, anche davanti all’evidenza di un utile sociale (persone psichiatriche, con vari handicap, etc) o anche solo per un discorso ricreativo. Credo pertanto che la debacle si debba spostare da un discorso di condanna sociale a uno più profondo di comprensione delle cause.