Cure intermedie, raddoppiano i posti letto all’ex ospedale. Ipotesi trasferimento per hospice e Rsa Rosa Giorgi


Dopo mesi di annunci e attese, il sistema sanitario pratese dà il benvenuto a 12 nuovi posti letto per le cure intermedie. Raddoppiano, quindi, gli spazi per il sistema a bassa intensità assistenziale, che passa dagli iniziali 12 – attivati nel maggio 2013 – agli attuali 24 letti, disponibili in camere doppie o singole nella palazzina all’ingresso dell’ex Misericordia e Dolce.

Una novità che permette di dare risposte al flusso dei pazienti in uscita dal nuovo ospedale, ma non solo. Venti posti saranno riservati, infatti, ai pazienti dimessi dal Santo Stefano, che hanno superato la fase acuta della malattia ma che non possono fare ancora ritorno a casa. I restanti quattro accoglieranno invece soggetti inviati dai medici di medicina generale.

Secondo le stime, i nuovi spazi potranno servire 292 pazienti nel corso dell’anno, con una degenza media di circa 15 giorni. Ad assisterli, giorno e notte, una equipe composta da un medico, due infermieri e tre operatori socio-sanitari.

“E’ stata una scelta ponderata e condivisa col Comune – sottolinea il direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese -. L’ospedale ha bisogno anche di una parte territoriale attiva, in grado di assolvere a diverse funzioni. Questo raddoppio è il primo passo di un percorso che ci porterà verso altri importanti traguardi, grazie alle risorse stanziate dalla Regione”.

“Rispondiamo con i fatti alle polemiche – rimarca il consigliere regionale del Pd Nicola Ciolini, presente assieme alla consigliera regionale del Partito Democratico Ilaria Bugetti -. In questi ultimi mesi è cambiato profondamente il rapporto tra la politica locale e quella regionale, e i risultati si vedono. Sono convinto che a breve riusciremo ad avere un sistema sanitario e assistenziale di zona competitivo con le altre realtà toscane”.

Ma il taglio del nastro – benedetto, tra l’altro, dal vescovo di Prato Franco Agostinelli – non basta ai vertici di Asl, che già pensano al prossimo passo in avanti: un accordo di scambio che prevede di liberare l’attuale sede dell’Hospice (trasferito, secondo le ipotesi, nell’area del vecchio ospedale) e dell’Rsa Rosa Giorgi, con i 10 posti letto attuali distribuiti in altre Rsa della città.

La palazzina di piazza del Collegio, in carico all’Amministrazione, potrebbe dunque trasformarsi in centro direzionale per la costruzione del nuovo Parco Urbano. In cambio, il Comune sarebbe pronto a cedere fondi sfitti di proprietà in viale della Repubblica per collocare lì il servizio Salute Mentale di via Torino e l’unità di Formazione dell’Azienda Sanitaria locale.

“Questo è un altro obiettivo che siamo prefissati e che porteremo a compimento”, conclude sempre Morello.

Giulia Ghizzani

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masino
masino
8 anni fa

caspita ! In due anni è raddoppiata la popolazione Pratese !