4 Febbraio 2016

Fenomeno droga a Prato, al Datini gli studenti ne parlano all’assemblea


Il tema droga è indubbiamente quello della settimana, dopo il servizio delle Iene andato in onda domenica sera scorsa. Anche i ragazzi dell’istituto Datini hanno voluto parlarne e per questa mattina hanno organizzato un’assemblea studentesca. “In realtà l’avevamo pensata già da tempo – spiega Alberto Boretti, uno dei rappresentanti d’istituto – il servizio delle Iene è stato una cosa in più. Noi vorremmo solo vedere la città dove usciamo la sera e dove forse un giorno cresceranno i nostri figli più sicura”.

Davanti a una folta platea di studenti delle classi quarte e quinte si sono confrontati giovani politici di schieramenti opposti. “Il problema reale non sono i 4 spacciatori arrestati, ma la cupola che gestisce il tutto – dice Lorenzo Tenagli dei Giovani Pd -. Dobbiamo capire perché Prato è un luogo che attira i consumatori di droga ed evitare che anche in futuro si continui così”. Filippo Balugani di Fratelli d’Italia mette l’accento sulla scuola: “bisognerebbe andare nelle scuole e parlarne, partire dal basso, dai ragazzi”.

L’inchiesta mandata in onda dalla trasmissione di Italia Uno ha spinto a una riflessione generale sul problema dello spaccio di droga. All’assemblea hanno partecipato anche alcuni insegnanti del Datini. Uno di questi, Marcello Contento, che viene dalla Sicilia e insegna economia e diritto, ha detto agli studenti che “tutti possiamo fare di più, è importante prevenire più che contrastare e lo si può fare con la parola. Non se ne parla a sufficienza – ha sottolineato – anche a scuola è giusto confrontarsi su questi temi che riguardano tutti noi da vicino”.

 

Photo credit: Elena Simonetti

 

 

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luca
luca
8 anni fa

Il punto base da cui partire per prendere coscienza della situazione e che il proibizionismo a fallito,(questo già lo si poteva immaginare,bastava solo osservare la fine che a fatto il proibizionismo sull’alcol in America)e parte da presupposti ideologici completamente forvianti ed ingannevoli…come o letto,si inizia a comprendere,anche l’inutilità di questa falsa guerra,e che se anche si cancellassero gli “spacciatori”,di alcune sostanze illegali,non cambierebbe nulla,infatti,le problematiche che spingono a tale uso,la voglia di trasgredire,e la ricerca del piacere,non cambierebbero affatto,e in mancanza di una o dell’altra sostanza,si sposterebbe l’uso sul’alcol o altro,quindi si cambierebbe solo il nome,con cui vengono chiamati i consumatori,semmai ,alcolizzati al posto di eroinomani … il primo passo e istituire nelle scuole,EDUCAZIONE CIVICA,la quale va ad abbracciare vari ambiti, l’aggiunta di qualche psicologo,e non parlare mai delle sostanze come del demonio,ma essendo sempre possibilisti,altrimenti si fa la fine della storiella di Adamo ed Eva,e la mela verrà addentata,mentre lo scopo e quello di informare,rendendo le persone consce di ciò che fanno,responsabilizzandole,il secondo passo e prendersi carico di tutti i consumatori,trattando il problema, sanitariamente, quindi cercando si salvaguardare sia la loro salute (il mancato controllo genera infiniti danni sia fisici che psicologici,con spargimento di malattie infettive)che la sicurezza in generale,affamando il mercato,il terzo punto e il lavoro,se la disoccupazione e alta,la miseria tanta,ci sarà sempre gente disposta a voler sopravvivere in tutti i modi,mentre chi regola il giochino,si arricchisce a dismisura … Chi predica un mondo senza sostanze,e vorrebbe anche far credere nella possibile riuscita di questa follia e un matto da legare che nulla a compreso della natura umana,e dei meccanismi psicologici .