27 Settembre 2016

Completata la rimozione dell’amianto all’ex Bigagli: il Comune ha speso 300 mila euro e si rivarrà sui proprietari


Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di bonifica per la rimozione dell’amianto nell’area dell’ex fabbrica Bigagli, che sono stati effettuati dal Comune di Prato a partire dal mese di agosto. I tecnici della ditta che ha vinto il bando di gara hanno provveduto a rimuovere e avviare a smaltimento ben 15 mila metri quadrati di amianto che ricoprivano i tetti e alcune pareti. Il costo dei lavori è di poco inferiore ai 300 mila euro: il Comune, che ha sostenuto la spesa, si rivarrà nei confronti della società proprietaria dell’immobile, la quale non ha ottemperato all’ordinanza sindacale che intimava lo smaltimento dell’amianto per motivi di sicurezza e salute pubblica.

“Il Comune ha inviato alla Procura un esposto per il mancato adempimento all’ordinanza – spiega l’assessore all’ambiente Filippo Alessi -. Ad un provvedimento del genere, nei confronti di una proprietà privata, si arriva dopo un lungo iter che prevede un’ordinanza dirigenziale, il sopralluogo della Asl e la richiesta al proprietario di intervenire. In caso di mancata risposta, si può procedere con ordinanza sindacale, ma solo quando ci sono fondati motivi di sicurezza e salute pubblica. Non possiamo intervenire in un capannone fatiscente, soltanto perchè è abbandonato”.

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