27 Dicembre 2016

Stangata alle imprese sul canone idrico, la Regione concede di pagare in due rate


Ci sarà più tempo per saldare i canoni 2016 del demanio idrico regionale, con due rate al posto di un’unica soluzione. Lo ha deciso la giunta regionale dopo un confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il demanio idrico riguarda tutti coloro che prelevano acqua da torrenti e laghi e chi occupa i terreni situati lungo gli argini con impalcature, terrazze, ponti, cavi, tubi oppure orti coltivati. La regolamentazione del demanio idrico, a lungo gestita dalle province, da quest’anno è tornata di competenza della regione che ha provveduto a  istituire tariffe uguali dalla Lunigiana alla Maremma, dalla costa all’appennino. Per le aziende del distretto pratese si è trattato di un salasso: aumenti fino al 1000% e imprese che dai 9 mila euro dello scorso anno, sono state chiamate a pagare quest’anno 99 mila euro. La denuncia del maxi-rincaro era arrivata da Confindustria Toscana Nord che aveva denunciato il “regalo di Natale della Regione alle imprese”. “Nel constatare come, ancora una volta, la Regione pensi alle imprese solo per fare cassa, la nostra Associazione continuerà a lavorare per mitigare almeno per il 2017 gli effetti di questa manovra” aveva commentato Confindustria Toscana Nord. Per il momento, dalla Regione, è arrivata la concessione del pagamento in due rate. Novità anche per quanto riguarda riguarda la  dichiarazioni per la riduzione del canone dovuto per il prelevamento dell’acqua: la giunta regionale ha rinviato il termine di presentazione al 28 febbraio 2017.

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