Matrimoni in calo, i numeri lo dicono. Molte coppie, soprattutto di giovani, scelgono la convivenza. “Una prova per vedere se stiamo bene insieme”, affermano Paola e Derry, una coppia di giovani pratesi che, nonostante l’arrivo di due bambini – per molte coppie l’evento che spinge al passo del matrimonio -, ha fatto la scelta della convivenza. “Per come la intendiamo e viviamo noi, un matrimonio non è che una convivenza formalizzata”, continuano Paola e Derry.
“Non abbiamo avuto bisogno di ‘prove’ di convivenza – affermano invece Francesca e Filippo, sposati da 16 anni – dopo un percorso da fidanzati, abbiamo scelto di fidarci e affidarci l’uno e all’altro sposandoci”. Secondo la coppia, che ha tre figli, la diminuzione dei matrimoni è dovuta anche ad una questione di educazione, a genitori che riescono ad essere sempre meno esemplari, da questo punto di vista, per i loro figli.
Abbiamo parlato di matrimonio e convivenza, due scelte di vita a confronto, ma anche di quanto lo Stato incoraggi e tuteli l’istituto della famiglia (“Che si abbia un figlio o se ne abbia tre, per lo Stato non fa differenza, non ci sono aiuti”, sostiene Filippo) e di come, parallelamente, la convivenza sia vista nella società di oggi: “Alcune coppie si sono stupite che non ci siamo sposati pur avendo due bambini. Ma i bambini sono riconosciuti, non subiscono alcuna conseguenza in seguito a questa nostra scelta”, racconta Derry.
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Lucrezia Sandri
