Terza corsia A11: sarà conclusa nel 2023 . Risposte sugli espropri solo in Conferenza dei Servizi VIDEO


500 milioni di investimento, più di 1000 proprietari espropriati, 8 comuni coinvolti. Sono i numeri dell’ampliamento dell’A11 nel tratto Firenze-Pistoia. Al convegno organizzato da Confindustria Toscana Nord alla Camera di Commercio, Autostrade per l’Italia ha fatto il punto sull’intervento: i lavori dovrebbero iniziare nel 2019 e finire nel 2023; alcune proiezioni sul 2035 dicono che solo l’ampliamento rappresenta la soluzione al traffico sull’A11 nel tratto in questione; solo quest’opera dà la possibilità – secondo quanto detto oggi dai tecnici di Autostrade – di realizzare un anello a Peretola capace di collegare tutti i principali assi viari su Firenze. In ogni caso, a dispetto di quanto detto da molti comitati cittadini, si insiste sull’utilità pubblica dell’opera

Ascolta l’intervista al viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini e all’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli

In vista dell’ampliamento sarà necessaria una riprogrammazione viaria all’interno delle città, soprattutto quella di accesso alla stessa autostrada: questo intervento, su Prato, avrà il suo fulcro nella zona del casello di Prato Est.

Ascolta l’intervista al sindaco di Prato Matteo Biffoni

La verifica di conformità urbanistica dell’opera si svolgerà in sede di Conferenza di Servizi, che riunirà allo stesso tavolo – entro breve e con più di due mesi di ritardo – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Comune, Regione, Autostrade per l’Italia, Toscana Aeroporti. La vera, ultima, partita si giocherà proprio in Conferenza dei Servizi: lì saranno accolte le osservazioni dei vari Comuni (quello di Prato ne ha presentate 15, desumendole anche dal comitato cittadino “In mezzo ad un’Autostrada”), da lì in poi si potrà procedere con gli espropri.

LS

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