15 Giugno 2017

Derivati, il Comune di Prato condannato a risarcire Dexia: 14,5 milioni entro un mese e mezzo VIDEO


I contratti per i derivati stipulati dal Comune di Prato con Dexia Crediop tra il 2002 e il 2006 sono pienamente validi. Lo stabilisce oggi la Corte d’appello di Londra, a cui lo stesso Comune si era rivolto per dirimere la questione. Questa decisione segue quella del Tribunale di Prato, che il 31 maggio scorso aveva assolto Dexia Crediop e un suo ex dipendente dalle accuse per una presunta truffa ai danni dell’ente, disponendo tra l’altro la trasmissione degli atti alla procura per verificare l’eventuale commissione del reato di falsa testimonianza da parte dell’ex rgioniere capo Graziella De Castelli.
La sentenza impone al Comune di Prato di pagare entro il 31 luglio le somme che erano state sospese, compresi gli interessi. Si parla di circa 12 milioni di euro, che l’amministrazione comunale ha accantonato in bilancio nel corso degli anni, oltre al pagamento delle spese legali di Dexia (una prima tranche di 2,5 milioni di euro a cui si aggiungerà il conguaglio da stabilire). Il Comune dal canto suo ha speso 3,5 milioni di euro per sostenere la causa. In totale, dunque, questa vicenda costerà alle casse comunali circa 20 milioni di euro.
I contratti, sottoscritti e rinegoziati sei volte dalle giunte di centrosinistra Mattei e Romagnoli, furono sospesi nel 2010 dalla giunta Cenni che fece causa a Dexia. Il primo grado di giudizio, al competente foro di Londra, due anni fa, aveva dato ragione al Comune. Adesso il pronunciamento è opposto e la Corte ritiene inammissibile un nuovo appello. I contratti tornano inoltre ad essere validi e vigenti: fino al 2026 il Comune dovrà pagare circa 1,8 milioni all’anno per le rate dei derivati, assai penalizzanti rispetto ai bassi tassi di mercato dei mutui correnti.
La Corte ha ritenuto che non si possa applicare il diritto italiano (Testo Unico sulla Finanza) avendo ravvisato nel contratto elementi di internazionalità che non permettono l’applicazione della Convenzione di Roma.

Di seguito l’annuncio di Biffoni al consiglio comunale sull’esito della sentenza e gli interventi di Alessandro Giugni (Energie per l’Italia) e Rita Pieri (Forza Italia).


“Questa decisione della Corte d’Appello di Londra – spiega Jean Le Naour, Amministratore Delegato di Dexia Crediop – mette fine ad una maratona giudiziaria che è durata più di 6 anni, durante la quale il Comune ha tentato in modo continuo di sottrarsi agli obblighi di pagamento previsti nei contratti, lamentando presunti vizi contrattuali e affidandosi a consulenze esterne errate e fuorvianti sulla supposta presenza di “costi impliciti”.
Nel 2014, a processo già in corso, il sindaco Matteo Biffoni appena insediato avanzò una proposta transattiva a Dexia, che però non la accolse. L’Amministrazione si confronterà con i legali dello studio Seddons di Londra che seguono il Comune di Prato nella causa civile e attende la traduzione in italiano della sentenza per conoscere nel dettaglio le motivazioni.

Di seguito l’intervista al sindaco Biffoni sulla vicenda.

 

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments