13 Giugno 2017

Macrolotto zero, Piazza dell’Immaginario si aggiudica il Premio Architettura Toscana


“L’intervento di realizzazione della nuova Piazza dell’Immaginario rappresenta un’azione leggera dall’impatto profondo in un quartiere dove l’assenza di spazio pubblico costituisce un problema evidente”: così piazza dell’Immaginario è stata descritta alla giuria del Premio Architettura Toscana che ha deciso poi di incoronarla per la sezione Opera prima. L’area è stata disegnata sul manto nel 2015 da quattro architetti under40 (criterio previsto dal bando del concorso): Olivia Gori, Emanuele Barili, Cosimo Balestri e Alberto Gramigni, tutti pratesi tranne la prima, fiorentina. I professionisti hanno lavorato su commissione dell’associazione Dryphoto Arte Contemporanea e dell’associazione Chi-na, entrambe operative al Macrolotto zero.

“Ciò che prima era parcheggio diviene spazio aperto ai cittadini del quartiere e alle loro possibili iniziative […] – si legge ancora nella descrizione dei quattro architetti – Se l’installazione di opere fotografiche delinea verticalmente i confini della piazza e ne definisce le intenzioni, la nuova pavimentazione traccia orizzontalmente il suo perimetro preciso e racchiude le sue potenzialità […] La nuova pavimentazione viene quindi pensata simile ad un mosaico, capace di impreziosire lo spazio e al contempo ridefinirlo”.

Si dice soddisfatto uno dei tre architetti, Cosimo Balestri, che insieme a Gori e Barili lavora per lo studio Ecòl di Prato (che peraltro è stato recentemente selezionato per partecipare alla Vienna design week): “Non ci aspettavamo che venisse premiata piazza dell’Immaginario perché si tratta di un progetto un po’ diverso da quelli che vincono solitamente questo concorso: non di palazzi o edifici si tratta qui, bensì di un tipo di architettura che ha un impatto nello spazio pubblico. Il progetto ha un forte valore sociale, ma del resto non si può negare che sia questa la nuova frontiera dell’architettura contemporanea, basta buttare un occhio all’ultima Biennale di Venezia”.

Oltre all’età dei progettisti, un altro criterio per la partecipazione al concorso prevedeva che l’opera fosse stata realizzata non oltre cinque anni prima la pubblicazione del bando (uscito quest’anno). In attesa della pubblicazione delle motivazioni del premio, ai quattro ragazzi che hanno dato un nuovo volto a piazza dell’Immaginario vanno 5mila euro.

Lucrezia Sandri

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