1 Giugno 2017

Prato si candida a Capitale Italiana della Cultura 2020


Prato si candida ufficialmente a Capitale Italiana della Cultura per il 2020. Sono 46 le città che hanno manifestato interesse al bando ministeriale e tra queste c’è anche la città laniera. Le amministrazioni sono chiamate a confermare la propria adesione depositando entro il 15 settembre un dossier di candidatura con il programma delle attività culturali previste, la struttura incaricata della elaborazione e promozione del progetto, una valutazione di sostenibilità economico finanziaria, gli obiettivi perseguiti e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento. La validità formale di ogni candidatura e i singoli dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare entro il 15 novembre le dieci città finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento. La città Capitale Italiana della Cultura 2020 verrà scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018.

“Sono felice di questa forte partecipazione di tante città. Comuni grandi e piccoli di tutt’Italia – dichiara il ministro Dario Franceschini – hanno deciso di investire sulla cultura come cardine del proprio sviluppo: è il segno di una nuova consapevolezza che è nostro dovere favorire e incoraggiare il più possibile”.

Il bando del MIBACT contiene alcune novità. Da quest’anno, infatti, le città interessate devono in un primo momento manifestare l’interesse – ed è quello che Prato ha fatto assieme ad altri 45 Comuni, giorni fa tramite una semplice comunicazione al Ministero – e solo successivamente presentare un vero e proprio dossier. Il Ministero ha abolito la fase intermedia della preparazione di una candidatura in bozza e ha accorciato i tempi per la preparazione del progetto.

“Correremo per due motivi – spiega il sindaco Matteo Biffoni -: l’abbiamo scritto negli strumenti di programmazione economica e di bilancio a partire dal preventivo triennale approvato a dicembre 2015 e relativo al triennio 2016/7/8, in primo luogo. In secondo luogo, concorreremo perché la candidatura è un’occasione per un lavoro sistematico, collegiale e collettivo. In fondo, Prato ha cominciato a candidarsi a capitale della cultura quando l’allora sindaco Giovannini inaugurò la seconda vita del teatro Metastasio nel 1964 e non ha mai desistito, come dimostrano le 15mila persone che hanno inaugurato la seconda vita del Museo Pecci il 16 ottobre scorso”.

Le 46 città che hanno manifestato interesse per il bando sono: Agrigento, Agropoli, Alberobello, Altamura, Ancona, Asti, Aversa, Bellano, Benevento, Bitonto, Capaccio Paestum, Casale Monferrato, Caserta, Catania, Ceglie Messapica, Cuneo, Fabriano, Fasano, Foligno, Gallipoli, Lanciano, Macerata, Merano, Messina, Montepulciano, Noto, Nuoro, Oristano, Parma, Piacenza, Pietrasanta, Pieve di Cadore, Prato, Ragusa, Ravello, Reggio Emilia, Salerno, Scandiano, Siracusa, Telese Terme, Teramo, Tivoli, Tremezzina, Treviso, Vibo Valentia e Villa Castelli.

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